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Felipe Caicedo, il tuttofare a scuola da Immobile (FOTO)

APPROFONDIMENTO LAZIO CAICEDO – Dalla trasferta di Bergamo, la Lazio torna a casa con molte certezze. Milinkovic si conferma decisivo, Luis Alberto continua a…

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APPROFONDIMENTO LAZIO CAICEDO – Dalla trasferta di Bergamo, la Lazio torna a casa con molte certezze. Milinkovic si conferma decisivo, Luis Alberto continua ad incantare, Strakosha si ripropone come uno dei portieri più brillanti del campionato (dopo qualche critica di troppo ricevuta nel post-Torino). In mezzo a tutto questo, si piazza l’uomo che non ti aspetti: Felipe Caicedo.

LE SKILLS – L’ecuadoriano non ha segnato, non si è reso protagonista di giocate particolarmente degne di nota, non ha inciso in maniera netta e decisiva nelle sorti del match. E allora dove sta la bella notizia? C’è che l’ex Espanyol, che non fosse un bomber da 30 gol a stagione, lo si sapeva ben prima di acquistarlo, ma di lui è piaciuto a tutto l’ambiente il modo in cui ha messo al servizio della squadra le sue qualità, con sudore, impegno, sacrificio, corsa, “garra”, non risparmiandosi praticamente mai.

IL PARAGONE – Aveva l’arduo compito di sostituire Ciro Immobile e l’ha fatto agendo alla sua stessa maniera, svariando su tutto il fronte d’attacco, aiutando il centrocampo, facendo la boa, la spola tra trequarti offensiva e difensiva, giocando di sponda e non dando punti di riferimento ai tre centrali atalantini. La ciliegina sulla torta, sfuggita ai più, è stata l’intelligentissima giocata in occasione del 3-3. I suoi movimenti non gli hanno permesso di avere particolare lucidità a ridosso dell’area avversaria, ma sono stati fondamentali per scardinare il muro eretto dagli orobici a protezione della porta difesa da Berisha.

I MOVIMENTI – L’heatmap di ‘whoscored.com’ evidenzia il lavoro sporco di Caicedo che, se messo a paragone con l’Immobile di Samp-Lazio (certamente non la sua miglior prestazione stagionale), risulta ancor più generoso del collega di reparto.


Heatmap di Caicedo in Atalanta-Lazio 3-3


Heatmap di Immobile in Sampdoria-Lazio 1-2

I NUMERI – E lo stesso si può dire analizzando i numeri della sua partita: ha infatti tirato in sei occasioni (Ciro a Genova soltanto due), ha smistato 74 palloni (contro 36, più del doppio), ha effettuato 53 passaggi con una percentuale di successo dell’88% (33, 67%) ed ha vinto due contrasti su tre (Immobile perse l’unico tentato). L’unico dato che stona, considerando anche la sua mole fisica, sono i due soli duelli aerei vinti sugli otto intrapresi, ma va detto a sua difesa che tre di essi sono stati effettuati nella propria metà campo, e quindi in ripiegamento, in ritardo, in affanno se vogliamo.

SORPRESA – Inzaghi ha scoperto una pedina in più, di sicuro affidamento. Non segnerà tanto, non lo farà probabilmente spesso e volentieri, come il suo curriculum suggerisce, ma la cura del tecnico piacentino ha sortito l’ennesimo effetto benefico, persino su questo gigante ecuadoriano tacciato a più riprese come acquisto del tutto inutile…

Giordano Grassi

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