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FIORE: “La Lazio può giocarsela con chiunque… Che emozioni in quella finale di Coppa Italia!”

L’ex centrocampista della Lazio si rivede in Candreva…

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NOTIZIE SS LAZIO– L’ex centrocampista della Lazio Stefano Fiore, interpellato ai microfoni de lalaziosiamonoi.it, si lascia andare ad un dolce ricordo che i tifosi laziali ricorderanno sicuramente, l’occasione è quella della vittoria della Coppa Italia del 2004: “Un’emozione incredibile, difficile da descrivereFu un’emozione molto forte perchè furono gol belli, decisivi e vincenti perchè ci consentirono di alzare un trofeo. Ricordi bellissimi, legati ovviamente anche alla vittoria finale. Quella fu una parentesi molto bella della mia carriera in una città che mi ha dato molto e alla quale sono particolarmente legato”.

La Lazio di questa stagione è impegnata ancora in tutte le competizioni, si farà sentire nei momenti cruciali la fatica? Essere impegnati su più fronti può portare via energie, può distrarre l’attenzione da un unico obiettivo quindi bisognerà centellinare le forze. L’ideale sarebbe arrivarci con meno infortunati, recuperare i giocatori che in questo momento sono fuori. Se questo non avverrà bisognerà scegliere, bisognerà fare di necessità virtù ma ritengo che un altro gradino può superarlo”.

Come vedi questa squadra? “La Lazio è una squadra molto quadrata e può giocarsela alla pari con chiunque, a differenza di quanto avvenuto a Milano dove l’espulsione di Candreva ne ha condizionato il rendimento. Probabilmente la Fiorentina ci arriva meglio, la Lazio nelle ultime partite non è riuscita a fare quello che ha saputo dimostrare nella prima parte della stagione, mentre i viola dal punto di vista del morale sono messi meglio, ma le due squadre si equivalgono, lotteranno fino in fondo. Mi aspetto una  partita equilibrata, aperta perchè la Fiorentina gioca e lascia giocare e la Lazio con queste squadre si esprime molto bene. E’ sempre stata una bella partita e anche questa non deluderà le aspettative. Si gioca per un obiettivo importante e questo aumenta il fascino di questo match”.

Si può dire che l’allenatore più importante per la tua carriera sia stato Zoff? “Non dimenticando nessuno perchè nella mia carriera devo dire grazie a tutti i miei allenatori,sicuramente Zoff è stato quello che ha cambiato la mia carriera, mi ha imposto addirittura in Nazionale facendomi fare un Europeo da titolare, quindi sicuramente è la persona alla quale mi sento di dire grazie, gli sono molto riconoscente”.

Chi prenderesti della squadra di adesso a quella dei tuoi tempi? “Toglierei Hernanes perchè non avevamo un giocatore con quelle caratteristiche, giocavamo senza mezzapunta ed Hernanes sarebbe andato a coprire un ruolo che mancava, magari anche per scelta tattica”. 

In chi ti rivedi, invece, della Lazio di adesso? “Per il percorso che sta facendo nella Lazio direi che Candreva mi somiglia abbastanza anche se lui ha più corsa e meno tecnica di quanta ne avessi io, però anche io fui dirottato sulla fascia da Mancini, neanche lui è un esterno classico, nasce come interno di centrocampo come me, ma si sta adattando bene a quel ruolo e sta ottenendo grandi risultati, quando ha avuto la possibilità di giocare ha sempre fatto bene, non come caratteristiche, ma come percorso mi somiglia molto”.

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