Frey: "Nel 2000 mi voleva la Lazio, ma decisi di tornare all'Inter. Strakosha mi piace, può crescere. Milinkovic invece..."

Pubblicato 
giovedì, 24/05/2018
Di
Redazione
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FREY LAZIO - Inter, Verona, Parma, Fiorentina e Genoa: sono queste le maglie che Sebastien Frey ha indossato in Italia. A queste si sarebbe potuta aggiungere anche quella della Lazio, che nel 2000 fu vicina a portare il portiere nella Capitale. A raccontarlo è stato lui stesso ai microfoni di 'Radio Incontro Olympia'.

LAZIO - “Nel 2000, prima di tornare all’Inter, c’è stato un contatto importante con la Lazio. Ero stato a Verona, feci un campionato importante, Cragnotti mi voleva, ma ero di proprietà dell’Inter. Mi chiamò Marcello Lippi, così decisi di rimanere. Mi disse ‘stai tranquillo Seba, il posto da titolare a Milano è il tuo’. La Lazio prese Peruzzi, io ero giovane e stavo diventando un portiere importante. Angelo è stato forse il migliore di quella generazione, anche a Roma ha lasciato il segno in una squadra piena di campioni. Era un mostro…”.

STRAKOSHA - “A me piace, è stato regolare, non bisogna guardare il singolo episodio ma valutare la stagione intera. Secondo me può crescere a livello psicologico, non è facile essere il portiere della Lazio, ci sono tante pressioni in una piazza del genere”.

MILINKOVIC - “È un gioiellino che non mi farei scappare. Certo, con 100 milioni un può rifarsi mezza squadra o quasi, ma dal punto di vista sportivo non me ne priverei mai. Se è più forte di Pogba? Se continua così può diventare un vero fuoriclasse. Paul è stato caricato forse di troppe responsabilità, al Manchester ha dimostrato di essere meno devastante rispetto alle prestazioni con la Juve. E anche in Nazionale deve prendere l’eredità di Zidane, mica facile… Su Milinkovic, ve lo confesso, punterei veramente tutto!”.

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