Frosinone, Amerini: “Attenta Lazio, i canarini sono in forma e più motivati”

NOTIZIE LAZIO – La Lazio è appena rientrata dalla trasferta in Turchia ed è già costretta a pensare al match di campionato contro il Frosinone di domenica prossima al Matusa. Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, l’ex canarino Amerini, analizza il match valido per la 26esima giornata di Serie A. Ecco le sue parole:

Come mai la Lazio segna poco?

“Credo che quando una squadra ha qualcosa che non va dipende dall’intero impianto di gioco e non dal singolo reparto. Quando ci sono i risultati è merito di tutti, così come quando non ci sono delle difficoltà non può essere colpa del singolo. Se hai un reparto di centrocampisti assortito bene sei già a metà dell’opera, questo riguarda sia la fase di filtro davanti alla difesa che per rifornire gli attaccanti lì davanti”.

Secondo lei su cosa deve puntare la Lazio?

“Pioli è un allenatore molto preparato, i giocatori sono quelli dello scorso anno. L’annata passata era bello vedere giocare la Lazio. La rosa laziale non vale il posto in classifica attuale. Ieri ha fatto un’ottima partita e la qualificazione è alla portata. In campionato è più difficile arrivare nella ‘zona Europa’, punterei ad arrivare lontano in Europa”.

Secondo lei Cataldi può fare il regista?

“Secondo me il ruolo di Cataldi è più mezz’ala o centrale di centrocampo ma non è un vero e proprio regista. E’ un calciatore completo, magari giocando con due mediani potrebbe adattarsi al ruolo. Non lo però come un regista classico”.

Come vede questa trasferta contro il Frosinone?

Giocare a Frosinone non è facile per nessuno, basti pensare quanto ha faticato la Juventus. Non sarà una gara facile, è un derby. Vengono dalla trasferta di Empoli in cui i gialloblù hanno vinto con un po’ di fortuna. Se la Lazio abbina il maggior tasso tecnico e la mentalità giusta in campo può vincere. Anche se il Frosinone è in forma. Ci sono motivazioni maggiori da parte del Frosinone, un obiettivo che sembrava lontanissimo ora è più vicino. Questo dà motivazioni, però i valori tecnici contano molto nel calcio e se la Lazio farà la partita potrà vincere. I gialloblù hanno un ottimo collettivo, un bell’ambiente e un presidente che molti club dovrebbero avere la fortuna di avere”.

Secondo lei da cosa dipende questa annata altalenante della Lazio?

“Le motivazioni sono importanti, poi ci sono stagioni che nascono storte, ci saranno sempre. Poi ci sarà da analizzare le cause. Una squadra come la Lazio se non arriva in Europa League è un fallimento”.

Lei è stato allenato da Pioli, ogni tanto a Roma gli vengono mosse delle critiche sulla sua ‘poca personalità’, un suo giudizio sul tecnico?

“Pioli l’ho avuto nel 2005 ed era all’inizio della carriera, era un tecnico preparato. Era molto attento alla fase difensiva e con noi ha dimostrato di avere carattere, poi non so in una piazza come la Lazio. E’ uno dei migliori tecnici italiani, è molto preparato. Il carisma fa la differenza nelle grandi piazze”.

Un suo giudizio su due giocatori: Felipe Anderson e Zarate…

“Felipe Anderson a me piace particolarmente, anche se quest’anno sta deludendo è un giocatore da aspettare. Per me è un elemento da attendere ed è uno dei migliori talenti della Serie A. Zarate a Firenze sta facendo bene, è decisivo e sta facendo pericoli. Mi sembra anche maturato anche caratterialmente. Lo Zarate della Lazio però faceva cose importanti che poi non è riuscito più a fare nel corso degli anni”.