Gabriele Paparelli: “Basta insulti a papà! Ringrazio i laziali, mi difendono sempre”

GABRIELE PAPARELLI LAZIO – “È ora di dire basta. Sono 38 anni che riceviamo questi insulti”. A parlare e a commentare quanto accaduto pochi giorni fa è Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, il tifoso laziale scomparso prima del derby del 28 ottobre 1979 per colpa di un razzo lanciato dalla Curva Sud. “Come ogni volta è un dolore forte che cerco di vivere con ironia. Ormai insultare Paparelli un modo per colpire il popolo laziale, credo che alcuni non sappiano nemmeno chi sia mio padre: credo che queste siano persone vili. Centinaia di amici si sono attivati tra cui la Curva, e in 3-4 ore la scritta è stata tolta – aggiunge sulle frequenze di Radiosei – I laziali mi difendono in maniera eccezionale, non so chi effettivamente abbia cancellato la frase ma voglio ringraziarlo pubblicamente.

L’ATTACCO DEL  GIORNALISTA – “Mi ha dato fastidio il post di un noto giornalista di qualche giorno fa sullo striscione attaccato dalla Curva Nord (Antinelli della Rai, ndr): in questi due giorni non ho visto nessuna condanna, si guarda sempre e solo da una parte. Un po’ di tempo fa mi ha scritto un messaggio dicendo che voleva parlarmi, ma a me non interessa nulla e ci sta poco da giustificare, quando si sbaglia bisogna ammetterlo”.