HODGSON avverte PRANDELLI: "Stiamo meglio di due anni fa, correremo tanto"

Pubblicato 
martedì, 10/06/2014
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

BRASILE 2014 - Roy Hodgson e l'Inghilterra cominciano la volata finale verso l'esordio mondiale. La selezione dei Tre Leoni debutta sabato a Manaus contro l'Italia di Cesare Prandelli. Nell'ultimo confronto diretto, 2 anni fa nei quarti di Euro 2012, gli azzurri si imposero ai rigori. "Stiamo meglio di quanto stessimo agli Europei. Ci apprestiamo a giocare la prima partita nel torneo e abbiamo avuto un mese per prepararci. Veniamo da due anni insieme, ci conosciamo meglio", dice Hodgson. Per la stampa inglese, l'Italia ha soprattutto il volto e i piedi di Andrea Pirlo. "È normale che si parli di lui, ma ci sono anche altri giocatori di qualità che meritano attenzione. Non pensiamo ad un solo avversario, l'Italia non dipende solo da Pirlo" precisa il ct inglese, che, dalle parole riportate da ilmessaggero.it, non sembra preoccuparsi troppo delle scelte offensive di Prandelli. "Immobile o Balotelli in attacco? Sono ottimi giocatori, hanno caratteristiche differenti. Li rispettiamo entrambi. Sono sicuro che, a prescindere da chi andrà in campo, sapremo adattarci. La decisione di impiegare uno o l'altro non spetta a me". A Manaus si giocherà, molto probabilmente, con temperature elevate e umidità insopportabile. "Mi aspetto che i miei giocatori possano correre molto. Si è parlato tanto delle condizioni che troveremo a Manaus, ci faremo un'idea quando arriveremo lì", dice Hodgson, che offre rassicurazioni sulle condizioni di Steven Gerrard. "Non c'è nulla che non vada per lui". In generale, "in questa settimana intensificheremo il lavoro. Non credo che la prestazione della squadra sarà influenzata in maniera evidente dalle condizioni che troveremo. Noi dobbiamo proporre il nostro calcio ed essere sicuri di avere 14 giocatori in grado di esprimersi al meglio". Infine, spazio per un chiarimento: "Non è vero che ci siamo lamentati di Manaus e del Brasile. Sono sciocchezze di cui non si dovrebbe più parlare. Io sono felicissimo di essere qui al Mondiale e giocheremo al top in qualsiasi città andremo".

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