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Inzaghi vs Pioli, storia di “sliding doors”: un destino incrociato che ha cambiato due carriere

INZAGHI PIOLI LAZIO FIORENTINA – Il ritorno in Champions, un esonero, la nuova era. Tutto in una stagione…

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INZAGHI PIOLI LAZIO FIORENTINA FACCIA A FACCIA – Il ritorno in Champions, un esonero, la nuova era. Tutto in una stagione: quella di Pioli, alla Lazio, passerà per la migliore degli ultimi 10 anni. Il traghettatore parmense aveva fatto l’impresa che a nessuno era riuscita prima, quella di portare i biancocelesti nell’Europa che conta. Forse proprio quell’eliminazione ai preliminari, con la conseguente delusione di calciatori e pubblico laziale, ha inesorabilmente pesato sul campionato successivo. Risultato? Spogliatoio diviso, classifica deludente ed esonero dell’allenatore. Poi l’arrivo di Inzaghi, che sembrava essere un momentaneo passaggio prima della stagione successiva. E invece no.

L’ESONERO – Era il 3 aprile del 2016, quando Simone arriva alla Lazio. Eppure il mister della Primavera biancoceleste era vicino alla Salernitana, considerato che la Lazio e Marcelo ‘El Loco’ Bielsa avevano trovato persino l’accordo. Ma il tecnico argentino sceglie di dimettersi. A quel punto Lotito non ha scelta: richiama Simone che, da ripiego, diventa la fortuna della squadra. E mentre Pioli entrava nel tritacarne Inter, Simoncino iniziava a macinare punti, fino a portare la Lazio in finale di coppa Italia e in quella di Supercoppa Italiana contro la Juventus.
DERBY  – Ripartire dal derby. Quello stesso che proprio a Pioli costò la panchina. Forse vincendo quella patita, Stefano sarebbe rimasto, o forse no. E forse, la stagione dopo, se  l’Inter avesse proseguito l’incredibile rimonta fino alla quarta piazza, centrando la Champions, oggi lo stesso sarebbe ancora in nerazzurro. Invece no, il destino lo ha voluto lontano da Roma e da Milano. Ed eccolo a Firenze, l’ennesima sliding door del tecnico parmense, che ritrova domenica il giovane sostituto diventato ormai grande, in una delle parentesi più importanti della sua carriera. Chissà, stavolta, a chi darà ragione il destino beffardo del calcio.
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