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Italia. Conte: “Campionato bello e divertente, la Fiorentina può dare fastidio alle big”

Il ct aggiunge: “Olimpico come casa della Nazionale? Sono decisioni che devono essere prese dalla Federazione”…

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ITALIA – Il ritiro della Nazionale italiana si apre subito con la conferenza del ct Antonio Conte. Nella sala stampa di Coverciano l’ex tecnico della Juve non presenta solo i prossimi impegni contro Azerbaigian e Norvegia, ma si sofferma sui diversi temi che riguardano la Serie A. Queste le sue parole:

Quali indicazioni ha avuto nelle prime giornate di campionato?
“Credo che sia un campionato bello e divertente. Il fatto che ci sia la Fiorentina in testa è un qualcosa che fa capire che con organizzazione e lavoro si possono fare delle cose molto belle. Quest’anno il campionato è partito in maniera frizzante, abbiamo seguito tutti i giocatori convocabili, alcuni hanno fatto bene, altri meno”.

Insigne può essere la sorpresa dell’Italia?
“Sta facendo molto bene con il Napoli. Fortunatamente contro la Juventus non si è infortunato. Sta facendo delle cose egregie da esterno e spero che possa fare bene anche in Nazionale. Tutti possono essere titolari, in questi giorni di preparazione capirò lo stato di forma e le condizioni di tutti per poi fare la formazione migliore”

Crede che si sia alzato il livello del campionato?
“Il campionato sta dimostrando di essere di buonissimo livello. Credo che alla fine la vittoria del campionato se la contenderanno le stesse squadre, anche se la Fiorentina potrà dare fastidio”.

Pensa che dovrà sfruttare al massimo le caratteristiche di Insigne?
“Non credo che Sarri abbia adattato il Napoli alle caratteristiche di Insigne. Per me non è un trequartista e il tecnico del Napoli ha cambiato modulo in corsa”.

Cosa si aspetta dalle due gare contro Azerbaigian e Norvegia?
“Cerchiamo di chiudere subito il discorso qualificazione. L’Azerbaigian è una buona squadra, ha pareggiato con Norvegia e Croazia e questo ci deve far capire che non sarà affatto facile. Ci sono tutte le caratteristiche per una trappola nei nostri confronti. Saranno due gare fondamentali per noi”.

Cosa ne pensa dei pochi italiani utilizzati in Serie A?
“Ormai è un ritornello. È una situazione sotto gli occhi di tutti ma non deve essere un alibi. Dobbiamo lavorare e ottimizzare il prodotto. È già stata inserita una nuova regola e la speranza è che il numero degli italiani possa crescere. Ho un gruppo di 40 giocatori, potrebbe inserirsi qualcun’altro”.

È preoccupato per le reti subite dalla Juve?
“È sempre stato messo in risalto che questa Nazionale abbia segnato con il contagocce e mai che ha subito poche reti. Spero che la tendenza difensiva possa restare invariata”.

Sembra che in Serie A sia salita l’intensità di gioco. È contento di questo?
“Sapete benissimo quanto ami il termine ‘intensità’, sia in fase di possesso che di non possesso. Cerco sempre di trasmetterlo”.

Giuseppe Rossi potrebbe entrare nel giro della Nazionale?
“Lo stiamo seguendo. Paulo Sousa lo sta gestendo in maniera ottima, lui sa benissimo che lo teniamo in considerazione, lo abbiamo dimostrato a lui. È stato sfortunato, ma ha voglia di rifarsi”.

Come sta Berardi?
“Purtroppo ha accusato un problema, ha fatto accertamenti e non risulta niente di particolare. Il ragazzo avverte molto dolore, è spaventato da questo problema e preferisce curarsi. Lo capisco, perché viene da un infortunio e tornerà a casa. Mi dispiace ma ci auguriamo che possa fare bene. Può giocarsi le sue carte”.

State seguendo altri giovani?
“Per il momento dobbiamo concentrarci sulle gare da disputare. Siamo molto attenti alle prestazioni di tutti e mi auguro che alcuni ragazzi possano essere utilizzati per poi magari essere convocati in futuro”.

È sorpreso dall’inizio di questo campionato?
Era difficile ipotizzare la Fiorentina in testa, anche perché c’era delusione a Firenze, e la squadra aveva cambiato allenatore. Grande merito alla società, ai giocatori e all’allenatore. Non dimentichiamoci poi del Torino e del Sassuolo. Ripeto, credo che alla lunga i valori delle grandi verranno fuori, ma non mi stupirei se una delle sorprese si giocasse le sue carte fino alla fine”.

State seguendo Jorginho?
“Sì, mi auguro che non si crei un nuovo scandalo se dovessi convocarlo”.

Pensa che Paulo Sousa sia il tecnico più simile a lei in Serie A?
“Sta facendo bene. La Fiorentina esprime un ottimo calcio ed è la vera sorpresa della stagione. All’inizio non c’era grande fiducia nella squadra e invece è a dimostrazione che il lavoro e l’organizzazione alla fine pagano, mi auguro che possano continuare così. Ho avuto Paulo come compagno di squadra e già da calciatore aveva un’idea tattica molto chiara”.

Con la carenza di esterni, la non convocazione di Gabbiadini è un segnale della sua idea di vedere il giocatore del Napoli come punta e non come esterno?
“Gabbiadini è un ottimo calciatore, ho fatto delle scelte tecniche in base a condizioni psico fisiche dei calciatori. In questo momento ci sono tanti esterni che stanno migliorando ed emergendo. In attacco abbiamo varie soluzioni, questa squadra sta crescendo e si sta conoscendo giorno dopo giorno”.

Qual è il ruolo nel quale le piacerebbe schierare Florenzi?
“Florenzi terzino lo possiamo utilizzare soprattutto quando incontriamo squadre chiude. Da difensore fa molto meglio la fare offensiva, deve lavorare e migliorare su quella difensiva. All’occorrenza però potrei anche schierarlo in questa posizione. Non deve essere considerato un tappa buchi. Di base lo considero un interno in un centrocampo a tre, con due mediani potrebbe invece giocare come esterno. Sta giocando bene anche da terzino, grande merito a Garcia“.

È felice del momento di Pellè?
“Sicuramente sì. Si sacrifica tanto, gioca per la squadra e questo è un aspetto fondamentale. Sono felice di avere un giocatore con le sue caratteristiche, è bravo a giocare sia da solo che in coppia”.

Come commenta il momento del Milan?
“Penso che alla fine i valori verranno fuori. Mihajlovic sta lavorando bene”.

Se non si fosse infortunato avrebbe convocato Balotelli?
“No. Perché bisogna comunque seguire un percorso per arrivare in Nazionale, non bastano due partite per riaprire le porte. Ho bisogno di avere delle certezze, vale per lui come per tutti gli altri. Serve continuità e servono buone prestazioni. Mario deve essere determinato e cercare di far bene per un periodo lungo di tempo per ritrovare la maglia azzurra”.

Da quando è cambiato il commissario tecnico l’Azerbaigian è migliorato. È preoccupato?
“Lo dico senza problemi. Ho mandato a visionare la partita tra Qarabag e Anderlecht e mi hanno raccontato che il calcio azero è in netta crescita. Per noi però è molto importante questa sfida, e batterò molto su questo tasto. Dovremo essere bravi”.

Come giudica la Nazionale norvegese?
“Stanno facendo benissimo, è una squadra compatta. Contro la Croazia hanno vinto 2-0, abbiamo molto rispetto, all’andata giocammo benissimo. Servirà attenzione ma adesso pensiamo all’Azerbaigian perché è il primo match ball e vogliamo sfruttarlo”.

Cosa significa giocare allo stadio Olimpico l’ultima gara. Roma potrebbe diventare la casa della Nazionale?
“Questo non lo so, sono decisioni che devono essere prese dalla Federazione. Mi auguro che ci sia una bella risposta del pubblico”.

Lichtsteiner?
“Mi è dispiaciuto molto ma conoscendolo so che tornerà più forte di prima. Supererà questo momento”.

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