Keita: "La Lazio mi ha fatto crescere, Klose un campione. Il Barça? Magari in futuro..."

Pubblicato 
sabato, 26/12/2015
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato il 25-12-2015 alle ore 16:33

NOTIZIE LAZIO - A Barcellona non si parla d'altro che di Balde Keita Diao, talento della Lazio alla prima convocazione con la rappresentativa catalana. Domani, 26 dicembre, insieme a campioni come Pique, Jordi Alba, Busquets e Sergi Roberto giocherà una amichevole contro i Paesi Baschi. Per la prima volta, il giocatore della Lazio scenderà in campo al Camp Nou, stadio che da bambino spesso ha sognato quando militava nella cantera del Barca, senza però mai metterci piede da protagonista. L'esterno della Lazio è intervenuto ai media spagnoli, per raccontare la gioia dell'esordio.

"Non capisco chi dice che nel calcio non c'è spazio per i giovani - esordisce Keita parlando della sua carriera - perché ci sono tanti giocatori della mia generazione che hanno un posto di rilievo in diverse squadre". Poi ecco un commento sulla propria esperienza in Italia: "Ho imparato che il gioco è più tattico e questo mi piace molto. La mia esperienza in Italia è talmente positiva che ho consigliato Ibou di venire a giocare qui (ora alla Sampdoria ndr), lui ha un profilo molto simile a me"

La chiamata del tecnico Gerard per vestire la maglia della Catalogna è stata una grande gioia: "Voglio giocare con la nazionale, quando ho sentito che potevo essere chiamato per giocare al Camp Nou non ci ho pensato due volte. Avevo già giocato con l'Under16 e ora sono molto orgoglioso di rappresentare la Catalogna". Inoltre, a livello ufficiale, Keita potrebbe giocare con la nazionale del Senegal pur essendo nato ad Arbúcies, 80 km da Barcellona. "La federazione del Senegal mi chiama spesso".

La Catalogna non si è dimenticata di un prodotto della sua terra, anche se continuano a rincorrersi le voci di suoi comportamenti sbagliati ai tempi del Barcellona: "Si racconta spesso la storia di quando misi un po 'di ghiaccio sul letto di un mio compagno, così mi hanno mandato al Cornellà. Ma non è stata una punizione, sono stati i sei mesi che in cui mi sono divertito di più in tutta la mia carriera". "Al Barca però c'è un'altra mentalità - afferma Keita - si è abituati a grandi strutture e a vincere sempre. Vivi il successo come qualcosa di normale e quando esci da lì capisci l'incertezza del risultato e quando raggiungi i risultati godi il triplo"

Alla Lazio però sembra aver trovato la giusta dimensione: "Il primo gol quest'anno è arrivato subito, nel play off di Champions League contro il Bayer Leverkusen e devo ringraziare tanti miei compagni che mi stanno aiutando molto. Tra questi dico Klose, è un piacere giocare a calcio con lui e sono contento. Giocare alla Lazio mi ha fatto crescere tanto, a 16 anni mi sono allenato in prima squadra con campioni come Klose e Cissè"

Domani prima convocazione con la Catalogna"E' un piacere e un onore vestire la maglia della Catalogna. Io sono catalano, sono cresciuto qui e ho ancora tanti amici. Per me è un ritorno a casa". Infine un pensiero sul Barcellona: "Se il Barca mi chiamerà? Beh un giorno mi piacerebbe tornare. E' il mondo in cui sono cresciuto e rimarrò sempre legato a questi colori"

Giorgio Marota

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