Restiamo in contatto

NOTIZIE

La ‘double face’ banda PIOLI ritrova personalità, cinismo e uomini. E scopre un CAVANDA top…

I biancocelesti trovano la terza vittoria consecutiva in stile ‘Marassi’ e restituiscono lo schiaffo alla ‘dea bendata’…

Pubblicato

il

IL RACCONTO DI FIORENTINA-LAZIO – Subito ritmi molto alti nei primi minuti e le occasioni più pericolose sono per la Lazio. In ogni caso è perfettamente dimostrato come queste due squadre siano due delle più in forma in assoluto. Come previsto è MAURI ad essere il vero e proprio fulcro della manovra, sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Il capitano gioca praticamente a destra nei primi minuti, cercando la verticalizzazione, ma anche provando a ricevere centralmente e in un paio di occasioni arrivando anche al tiro. Di personalità e attenzione. Montella vede la sua squadra subire maledettamente il possesso e la frizzantezza del gioco biancoceleste e cambia assetto passando al 4-3-3 con Cuadrado a destra e Mati Fernandez a fare da ‘falso nueve’. In grossa luce anche Luis Cavanda, attentissimo soprattutto in fase di copertura, nelle diagonali e nelle letture degli ultimi passaggi viola. Solo al 34‘ arriva anche la prima grande chance per i padroni di casa con la palla di Pizarro in mezzo, sponda di Marcos Alonso per il colpo di testa di Babacar, che prova a pennellare ma il pallone finisce alto: accolte le preghiere di Marchetti. Al 35′ arriva il vantaggio degli uomini di Pioli, nel momento migliore della Fiorentina: sulla trequarti Biglia illumina con una palla veloce in verticale per Candreva che si muove bene, mette al centro teso per DJORDJEVIC (quinto gol nelle ultime tre) che in spaccata buca Neto. Pochi minuti dopo prova ancora a cavalcare l’onda la Lazio con la buona giocata personale di Lulic che però pecca di potenza al momento del tiro. Al 45′ colossale occasione del 2-0 per i capitolini, con un break di testa di Mauri, la palla arriva a Djordjevic che sceglie di servire Candreva sulla destra invece di andare da solo, l’esterno di Tor de’ Cenci stoppa e prova il tiro ma Neto si fa trovare pronto e respinge.

IL SECONDO TEMPO – Montella capisce che così è impossibile trovare la reazione e dal primo minuto della ripresa manda in campo Borja Valero al posto di Kurtic: torna così la ‘vecchia’ Fiorentina e al rientro è già tutta un’altra musica. La Lazio va in grossa difficoltà e al 51‘ i brividi percorrono tutto il corpo biancoceleste: Pizarro su punizione pennella per Aquilani che va in rovesciata, Marchetti è superato, ma c’è il palo a salvare il portiere ex Cagliari. Pioli comincia a correre ai ripari e al 53′ manda in campo un interdittore e recuperatore di palloni come Onazi al posto di Stefano Mauri, ma la Fiorentina va ancora vicina al pareggio con la combinazione Borja Valero-Marcos Alonso che porta al tiro da ottima posizione il terzino: palla alle stelle. I gigliati spingono sempre di più ed è ancora Marcos Alonso ad impattare (e bene) al volo, ma la fortuna gli volta le spalle e il pallone colpisce in pieno Babacar. Anche la Lazio non esulta, perché si fa male Ciani e Pioli è costretto a far entrare Novaretti al suo posto; anche Montella cambia e inserisce Ilicic per Babacar, poi prova il tutto per tutto e getta nella mischia anche Bernardeschi al posto di Aquilani. Al 42‘ la Lazio ha il ‘match point’ sui piedi di Candreva che viene lanciato da Lulic (il pallone era però probabilmente uscito): l’esterno arriva davanti a Neto, temporeggia nel passaggio decisivo a Onazi e viene punito dal ritorno di Rodriguez. Pioli fa entrare anche Klose al posto di Djordjevic e nel secondo degli 8 minuti di recupero arriva il sospirato raddoppio: ancora con un contropiede lanciato dal recupero di Onazi su Cuadrado, ancora con Candreva che stavolta (3 contro 1) non può sbagliare e all’ultimo istante utile serve, rischiando, Senad LULIC che deve solo toccare in rete per il 2-0 liberatorio.

LAZIO STILE ‘MARASSI’, STAVOLTA VINCENTE – Per farla breve, Lazio decisamente ottima nel primo tempo, padrona del campo. Baricentro alto, attenta e aggressiva in fase di recupero palla, con la difesa concentrata  in chiusura, complice un Cavanda sempre più in stato di grazia. Il belga-angolano ora fa anche le diagonali, negli ultimi tre match non si è reso protagonista di alcune ingenuità solitamente clamorose e decisive in negativo. Incredibilmente importanti i recuperi di Stefan RADU e Lucas BIGLIA e oggi se ne sono visti tutti i motivi. Il romeno è fondamentale in fase difensiva, dà grande sicurezza al reparto, proprio ciò che serve più d’ogni altra cosa. L’argentino è il vertice ideale per il centrocampo voluto da Pioli, importante nella verticalizzazione ma anche in fase di rottura, sempre nel vivo del gioco: il suo ritorno è vera linfa vitale. Nel secondo tempo i biancocelesti, come è anche logico, subiscono il cambio di marcia della Fiorentina, che torna alle origini con l’ingresso di Borja Valero.  Normale indietreggiare un po’ contro una squadra come quella viola che deve recuperare il risultato, ma è anche vero che la Lazio più di tanto non è che abbia rischiato. Gli uomini di Pioli, anche con un pizzico di buona sorte, sono stati in grado di soffrire. Un po’ come successo a Genova, con un primo tempo da incorniciare e una ripresa comunque controllata; in quel caso la sfortuna aveva però dato uno schiaffo bello forte ai capitolini, che ora volano a quota 12 punti in classifica in virtù della terza vittoria consecutiva.

Francesco Iucca

TWITTER: @francescoiucca

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati