LAZIO-CAGLIARI. Lotito: "I tifosi della Lazio non sono razzisti"

Pubblicato 
sabato, 05/01/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 4 minuti

LOTITO Claudio 7

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La sensazione è che non era rigore
Faccio un ragionamento sul merito. Se la squadra meritava di vincere, perdere o pareggiare. I risultati dovrebbero essere meritati in campo. La squadra dal punto di vista degli episodi ne ha avuti una serie positiva che non ha concretizzato: un palo, una traversa. La Lazio non avrebbe meritato la sconfitta. Devo dare atto al Cagliari della prestazione che è una grande squadra, che sta sulle gambe che ha ottime individualità. Non merita la classifica che ha e sono convinto che il girone di ritorno assumerà una posizione diversa. Il risultato nasce da un gol che è ineccepibile ed da un rigore dove l'arbitro ha applicato il regolamento. Il regolamento dice se chi impedisce un'azione propria viene punito con l'ammonizione. L'espulsione nasce dal fatto che il portiere era già ammonito. A questo punto l'interrogativo è, il portiere ha impedito la giocata propria. Guardate le immagini e vedete se il portiere è andato sulla palla o sul giocatore. Questa è una valutazione che va fatta con serenità e obiettività. (Lotito poi entra in polemica con Graziano Cesari che è contrario all'interpretazione dell'ex arbitro sul rigore concesso alla Lazio. Ne nasce una diatriba lunga). Sono dispiaciuto che la partita abbia avuto questo epilogo sull'episodio a cui ognuno dà una sua chiave di lettura. Dico solo che dal punto di vista del gioco espresso la Lazio abbia meritato. Ma dico anche che il Cagliari ha una grande squadra che è ben messa in campo e che ha una tenuta atletica molto forte.

Dopo aver portato Candreva a gennaio lo scorso anno, pensa di fare un altro acquisto di questo valore anche alla luce della classifica?
Non andiamo al supermercato e prendiamo due e paghiamo uno. La squadra non deve comporsi di grandi nomi.

Lampard un sogno?
Lasci stare Lampard. Tutti abbiamo dei sogni anche Cenerentola aveva dei sogni. Noi dobbiamo fare le cose in relazione alle nostre capacità, le nostre potenzialità economiche e quello che serve dal punto di vista tecnico e dello spogliatoio. I risultati non si ottengono  soltanto con le qualità dei giocatori ma anche con l'equilibrio dello spogliatoio, cioè avere un gruppo compatto e unito. Questo non vuol dire che Lampard possa costituire un elemento di squilibrio nello spogliatoio. Ma dico che prima di inserire un giocatore, al di là delle potenzialità atletico-agonistico, dobbiamo valutare una serie di circostanze utile a far accrescere il potenziale sia atletico che dal punto di vista morale e di equilibrio di spogliatoio altrimenti si rischia di rendere vano tutto il lavoro fatto fino ad oggi.

Lei è l'uomo in più, avendo costruito questa squadra e aver individuato Petkovic come condottiero
A me dispiace che vengano fatte solo valutazioni di classifica. C'è una differenza sostanziale tra Eriksson e Petkovic. Intanto i valori economici impiegati. Noi combattiamo con squadre che hanno il triplo del nostro fatturato e producono risultati economici delta negativi importanti mentre noi li produciamo delta positivi, cioè minimo sforzo massimo rendimento, cioè quando spendi e quale è il risultato in funzione della spesa. Non c'è bisogno di grandi investimenti, il Cagliari docet. Lasci perdere la posizione in classifica. Il Cagliari è una grande squadra che nel girone di ritorno lo dimostrerà. Purtroppo fattori imponderabili determinano la classifica. I valori della squadra si vedono subito per chi capisce di calcio e non di pallone.

Nainggolan?
Ci sono giocatori del calcio molto importanti che ad oggi non hanno ancora avuto una valorizzazione perchè poi uno la valorizzazione la fa sempre dopo. Dopo so boni tutti. Cellino è stato bravo a prenderli prima. Prenderli prima e vederli prima non è una cosa semplice. O capisci di calcio, e lui è uno che ne capisce. Ognuno devo fare il passo secondo le proprie possibilità. Ci sono delle squadre che hanno speso sempre tanto e non hanno vinto niente.

FINE

Claudio Lotito, presidente della Lazio, è stato intervistato ai microfoni di Sky Sport dopo il match contro Il Cagliari. Queste le sue parole.

«Oggi volevamo vincere e ci siamo risuciti. Complimenti al Cagliari: ben messa in campo, grande prestanza fisica, complimenti la squadra voleva portare a casa la vittoria a tutti i costi e c'è riuscita. Faccio i complimenti al Cagliari che è una squadra ben messa in campo e che oggi ha giocato una grande partita.

Ora la Lazio non può nascondersi più...

Andiamoci piano. Oggi abbiamo rischiato. Il Cagliari era in vantaggio e noi abbiamo sofferto. Farà un otttimo girono di ritorno. Ci ha messo in grossa difficoltà, al di là di alcuni episodi sfavorevoli come i due legni colpiti dai nostri giocatori.  Ma darà filo da torcere a tutti.

Se lei fosse Cellino sarebbe arrabbiato per quel rigore?

Non sono solito fare commenti sull'operato degli arbitri. Penso che l'arbitro abbia seguito alla lettera il regolamento valutando che Agazzi ha impedito a Klose una giocata propria decretando rigore e seconda ammonizione. Poi ognuno vedendo l'episodio può fare le sue valutazioni. Se il regolamento dice così, c'è poco da fare.

I buu razzisti...

Torniamo su un discorso che sta assumendo dei toni sbagliati perché la Lazio viene additata come una società razzista e non lo è. Purtroppo non possiamo controllare l'atteggiamento dei singoli tifosi, perché non si può criminalizzare un'intera tifoseria per il comportamento di poche decine di persone. Bisogna chiarire questa cosa e punire solo i casi in cui la maggior parte della tifoseria si rende partecipe di certi comportamenti razzisti. Io ho fatto una grande opera di prevenzione e posso dire che la nostra tifoserie è molto cambiata da quando sono diventato presidente, ma non possiamo mettere un poliziotto ogni tifoso per controllare tutti e 30 mila gli spettatori. La società ha sempre preso le distanze da certi comportamenti con le parole e sopratutto coi fatti, assumendo atteggiamenti forti nei confronti di molte frange della tifoseria

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