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Lazio, la lista per il dopo Keita: Tare ci riprova con Sansone

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REPUBBLICA.IT (M.Ercole) – Concluso il ritiro di Auronzo di Cadore, a Inzaghi è stata consegnata gran parte della rosa con la quale affronterà la prossima stagione. È arrivato Marusic nei primi giorni di ritiro, un esterno destro che farà molto comodo alla nuova Lazio orientata a giocare con il 3-5-2. Poi sono partiti Lucas Biglia e Danilo Cataldi, sostituiti nel giro di poche ore rispettivamente da Lucas Leiva e Davide Di Gennaro. La società si è fatta trovare pronta quando è stato il momento di intervenire, andando a piazzare il colpo subito dopo aver concretizzato una cessione.

L’ECUADORIANO CAICEDO PER IL DOPO-DJORDJEVIC – È quello che intende fare anche nelle due prossime priorità in agenda, ossia il dopo-Djordjevic e, soprattutto, il post-Keita. Nel primo caso, non appena sarà trovata una sistemazione all’attaccante serbo, sarà affondato il colpo per Felipe Caicedo, 28enne ecuadoriano dell’Espanyol. Il valore del cartellino si aggira sui 3 milioni e dalla società fanno sapere che (nel caso) sarà tesserato come extra-comunitario: sul suo passaporto ci sono però versioni contrastanti, perché in Spagna (e nei siti specializzati) sono certi che il centravanti abbia ottenuto la cittadinanza spagnola già da due anni, cioè da quando si è sposato con la valenciana María García, donna d’affari quattro anni più giovane di lui. Il suo eventuale ingaggio da giocatore extra-comunitario sarebbe vincolato a una cessione all’estero di qualche tesserato non dotato di passaporto europeo già nell’organico della Lazio (Djordjevic, Perea, Mauricio), l’ultimo slot disponibile in questa stagione: il primo (quello riservato al nazionale con curriculum) è già stato occupato dal montenegrino Marusic. Questo discorso si lega direttamente anche con il secondo obiettivo in attacco, cioè quello che comporterà il massimo sforzo economico in questa sessione di mercato. Che alla luce dell’operazione Caicedo, nel caso, sarà per forza di cose un attaccante con passaporto comunitario (oppure un extra già presente nel campionato di Serie A).

PRIMA KEITA DECIDE IL SUO FUTURO, POI IL SOSTITUTO – Per quanto riguarda il dopo-Keita (non appena il senegalese avrà deciso dove andare), Inzaghi ha dato una lista di 4-5 nomi alla società, giocatori che vedrebbe volentieri nel suo organico. Tra questi c’è Carlos Bacca del Milan, ma l’operazione è molto complicata per via dell’ingaggio da 3,5 netti del colombiano, dell’interesse forte dell’Olympique Marsiglia e, soprattutto, perché il suo eventuale acquisto creerebbe qualche problema di troppo a Felipe Anderson nel nuovo ruolo di trequartista disegnato per lui dall’allenatore. La priorità nelle gerarchie d’Inzaghi ce l’ha un altro tipo di attaccante, una seconda punta capace di svariare su tutto il fronte offensivo e offrire delle reali alternative tattiche. Uno come sarebbe stato Borini ad esempio, che però aveva già scelto il Milan da tempo: “Ci sono dei profili – ha detto Inzaghi – che stiamo valutando e che dobbiamo individuare al più presto. A volte però è meglio non dirli e non farli uscire, perché abbiamo visto cosa è successo con Borini. Doveva essere un giocatore nostro, ci avevo parlato. Secondo me avrebbe trovato il suo posto ideale e poteva ripercorrere un Immobile bis. Ha scelto altro, ce ne siamo fatti una ragione”. Sulla stessa lunghezza d’onda pure il presidente Lotito: “Alcuni giocatori sono competitivi in una squadra e non in un’altra. E il mercato non si fa con le figurine, a volte bisogna avere anche l’intuizione giusta. Ora Immobile è Immobile, ma perché prima di noi non lo aveva preso nessuno?”.

TRA GLI OBIETTIVI NICOLA SANSONE DEL VILLARREAL – Sia Inzaghi che Lotito prendono Immobile come esempio, un giocatore che in Spagna era stato accantonato, ma che in Italia è tornato a essere importante, riprendendosi la maglia da titolare in Nazionale. Ecco, ora la società vorrebbe provare di nuovo una cosa del genere: riportare in Italia un azzurro all’estero. Ci ha provato con Borini, farà lo stesso con Nicola Sansone, uno dei nomi sulla lista concertata da Inzaghi con il ds Tare. La seconda punta del Villarreal è reduce da una stagione molto positiva in Spagna, conclusa con 42 presenze stagionali e 9 gol. Nell’ultimo periodo, però, l’allenatore del sottomarino giallo, Fran Escribá, lo ha relegato a un ruolo di riserva, facendolo sempre entrare nei minuti finali di partita. Sfruttando il Mondiale alle porte, la Lazio vuole provare a riportarlo in Italia, investendo su di lui ben 18-20 milioni: si tratterebbe nel caso di uno degli acquisti più onerosi dell’era Lotito, arrivato al massimo di 20,2 per l’acquisto di Zarate dall’Al Sadd nel 2009. Il giocatore piace a Tare

(ci aveva già provato l’estate scorsa) e a Inzaghi, si integrerebbe perfettamente con Immobile e potrebbe consentire di modificare il modulo a seconda della partita, grazie alla sua duttilità tattica mostrata anche nelle sue esperienza a Crotone, Parma e Sassuolo. È uno dei nomi sulla lista per il dopo-Keita, la Lazio ne ha già parlato con il suo agente (lo stesso di Di Gennaro) nelle ultime settimane. Prima però il senegalese deve decidere il suo futuro.

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