Lazio, pari e rimpianti: cresce esponenzialmente il segno X

Pubblicato 
martedì, 19/01/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato il 18/01 alle ore 17.30

NEWS DEL GIORNO – La Lazio frena ancora, ma non cade. Con il pareggio di Bologna la striscia di risultati utili consecutivi si allunga a sette partite, tenendo in considerazione anche l’ultima giornata del girone di Europa League (1-1 a Saint Etienne) e gli ottavi di finale di Coppa Italia (2-1 con l'Udinese). Nonostante la sconfitta sia assente dal 4 dicembre scorso i risultati non soddisfano in toto, soprattutto in campionato. Dal match con la Juventus all’Olimpico la Lazio non conosce sconfitta, la truppa di Pioli è tornata a pareggiare, ma alcuni di questi pari bruciano come colpi da Ko. Tornano alla mente il gol della Sampdoria nei minuti di recupero con la Lazio avanti con il minimo vantaggio e riacciuffata in extremis, la scialbo 0-0 contro il Carpi e il 2-2 in rimonta contro il Bologna, ottenuto grazie alla scossa portata in dote dall'ingresso in campo di Klose e Lulic.

PARI E RIMPIANTI - Tre pareggi nelle ultime cinque in campionato: tre segni X diversi per maturazione, ma simili nella sostanza. La Lazio non è riuscita a mettere in campo la giusta forza d'urto per battere i blucerchiati in difficoltà e la neopromossa Carpi. Disastroso invece l'approccio del match di Bologna. Ben diverse le prestazioni offerte contro Inter e Fiorentina in trasferta, con la truppa capitolina in grado di sconfiggere a domicilio le prime due della classe, che hanno, per ora, perso i rispettivi piazzamenti anche a causa delle sconfitte con la Lazio. Con le big del campionato per Biglia e compagni è spesso all-in: Fiorentina, Milan, Roma, Juventus e Napoli, 23 incroci in due anni, solamente tre pareggi. O tutto o niente, in pieno stile Pioli, un gioco votato all'attacco e alla supremazia territoriale, con il massimo rispetto dell'avversario ma senza timore reverenziale. (il bottino del tecnico emiliano conto 40 vittorie, 13 pareggi e 22 sconfitte). L'idea è ancora la stessa, ma un dato salta all'occhio: la Lazio è tornata a pareggiare, pur se in alcune occasioni con qualche grande rimpianto.

FATTORE X - Cinque pareggi nelle ultime 11 uscite, quasi il 40% del totale (38,5%): il segno X la fa da padrone e modifica il trend dei risultati di Pioli. Un fattore che nelle recenti partite inizia a farsi sostanzioso, come confermano i numeri. Il primo pareggio in campionato, quello contro il Palermo del 22 novembre scorso, è arrivato dopo diversi mesi e una striscia di 16 partite senza segno X. Fino alla metà di novembre la Lazio targata Pioli vantava un bottino di 8 pareggi in 64 partite, ad oggi il totale è salito a 13 in 75 match. Un incremento significativo dal 12.5% sul conto totale al 45,5% delle ultime 11 partite giocate dalla Lazio.  Nonostante il dato in crescita, la mentalità e il Dna della Lazio restano invariati: una squadra che punta sempre alla vittoria tentando di imporsi territorialmente e psicologicamete. Gli ultimi tre pareggi hanno lasciato parecchio amaro in bocca: col Bologna approccio sbagliato e primi 20 minuti da incubo: poi nella ripresa si è rivista una squadra brillante che ha rischiato di ribaltare il risultato riuscendo a riportare a Roma almeno un punto. Chissà che questi stop (parziali) non servano da lezione alla Lazio, che ha sì ritrovato il fattore X, ma che non vede l'ora di liberarsi di questa particolare 'pareggite': il quinto posto è a 7 punti, i biancocelesti credono ancora nella rimonta.

Gian Marco Torre

 

 

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