LAZIO-ROMA. Malagò: “La scelta di rinviare il derby mina la credibilità”

Pubblicato 
martedì, 19/05/2015
Di
Redazione Lazionews.eu
Tempo di lettura: 2 minuti

NOTIZIE LAZIO – “Questa scelta mina in termini di credibilità le valutazioni perché quando si fanno delle eccezioni, ci saranno anche delle considerazioni che le giustificano, ma l’opinione pubblica non le prende bene e non reagisce bene. Parola del presidente del Coni Gianni Malgò che, a margine della riunione della Giunta, ha commentato la decisione di rinviare il derby Lazio-Roma a lunedì 25 maggio . Il numero uno del Coni aggiunge: “La Lega ha avocato a sé il diritto e dovere di spostare questa partita di campionato che ulteriormente mette le nostre strutture in difficoltà perché è un giorno feriale  ma dal mio punto di vista è stato fatto bene se tutti erano d’accordo, assolutamente no se non solo le due squadre del derby ma le altre due squadre non condividevano la scelta. E’ una partita che si gioca a tre. E’ comprensibile l’istanza del presidente De Laurentiis e del presidente Agnelli che ho sentito e che ha rispettato tutto l’anno la regola e l’impegno di giocare sempre il mercoledì e la domenica. Ha tutto il diritto di non cambiare la data”. Malagò ha commentato anche l’organizzazione della Lega di Serie A: “Quando si è scoperto che si doveva giocare la finale il 20 maggio, e complimenti alla Juve ancora, bisognava prevedere tutto il sistema di valutazione se uno spostava una pedina. Nel momento in cui tocchi una pedina alteri tutto il sistema e non va bene. Bisogna riconoscere che chi ha giocato la Champions ha sempre giocato di domenica. Dice: ‘io ho rispettato sempre le regole’. La Juve è nel diritto di tutelare questa vicenda. Di fatto è stato scontentato qualcuno e questo non va bene”. Successivamente il Presidente del Coni è tornato a parlare del derby della Capitale: Il derby di Roma è l’unico che non si gioca di sera? Non mi sembra affatto normale ed è grave è un’impotenza, ma dobbiamo rispettare il ruolo chi ha responsabilità sull’ordine pubblico. Il prefetto e il questore hanno questa responsabilità e non c’è la possibilità di giocare alle 20:45. Non è normale. Quando c’è un’eccezione si finisce sempre per sbagliare.”

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