Ecco Lucas Leiva, la Lazio ha il leader

Pubblicato 
domenica, 16/07/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

IL TEMPO (G. Cherubini) - In Inghilterra lo hanno salutato sulle note di “You’ll never walk alone”. Ieri i tifosi del Liverpool hanno lanciato anche l’hashtag “GoodLuckLucas”. Leiva infatti è un nuovo giocatore della Lazio, questa sera sbarcherà all’aeroporto di Fiumicino e domani mattina sarà in Paideia per le visite mediche d’idoneità sportiva. Affare da 5 milioni di euro, l’ex Gremio diventerà il più pagato della rosa con 2,5 milioni di euro per i prossimi 4 anni. Accontentato Simone Inzaghi, è lui il profilo internazionale cercato e portato a casa dalla società biancoceleste. Personalità e carattere, non parliamo di un regista alla Biglia, ma di un calciatore disciplinato tatticamente, semplice nelle giocate e duro con gli avversari. La gamba non la toglie mai e questo purtroppo gli è costato qualche brutto infortunio. Ad Anfield Road lo hanno amato per il temperamento, di certo non per i gol: “Ne segno pochi – ha ammesso di recente – ma ogni volta diventano indimenticabili”. Più quantità che qualità, in carriera si è mosso anche da difensore centrale, caratteristiche comunque funzionali per il progetto studiato dall’allenatore piacentino. Lucas Leiva è sposato con Ariana, hanno due figli, Pedro Lucas (5 anni) e Valentina (3), tra qualche settimana si trasferiranno in una villa all’Olgiata. Nato il 9 gennaio 1987, ha tirato i primi calci nel Dourados, Mato Grosso do Sul, famoso per il Pantanal, la più grande palude del mondo. Il neo centrocampista della Lazio non è il classico brasiliano tutta classe e fantasia, lui è di un’altra pasta. Quello piuttosto era suo zio Leivinha, ala talentuosa del Brasile anni 70. Leiva è più europeo, forse per via del cognome italiano di Mamma Tania (Pezzini). L’avventura con il Liverpool però è terminata dopo 326 partite divise tra campionato, Champions League, Europa League e competizioni nazionali, con Klopp lo spazio si è ristretto e il mediano ha deciso di cambiare aria. Undici presenze nella stagione 2016-2017, appena sei dall’inizio, due però da capitano, l’ultima delle quali con il Leeds in coppa con il lutto nero al braccio per la tragedia della Chapecoense. Per anni ha indossato la fascia dei Reds, l’ha ereditata da un certo Steven Gerrard, l’ha portata al braccio con rispetto e professionalità. E’ un tipo regolare, maniacale durante gli allenamenti, il giorno dei suoi 19 anni, il papà si presentò a casa con un dolce per festeggiare, ma Lucas non volle nemmeno spegnere le candeline. Il giorno dopo aveva una partita con il Brasile Under 20. Lo spagnolo Rafa Benitez lo ha trattato come un figlio, lo ha lanciato a grandi livelli e per qualche diversi mesi cercò di portarlo anche al Napoli: “Leiva è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Su di lui puoi contarci sempre, in qualsiasi momento. Puoi stare tranquillo che Lucas non ti tradirà mai”. Simone Inzaghi è pronto ad abbracciarlo, la regia della Lazio si colora di verdeoro.

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