Mancini: "Alla Lazio tre anni importanti, lì ho giocato con i più forti"

Pubblicato 
domenica, 14/02/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

NOTIZIE LAZIO -  "A Roma furono tre anni bellissimi, la Lazio è stata la squadra in cui ho giocato con i giocatori più forti". Parola di Roberto Mancini, entrato nella storia biancoceleste da giocatore e da allenatore. L'attuale tecnico dell'Inter, intervenuto durante il programma 'Sky Mister Condò', ha ricordato la sua parentesi nella capitale: "Cambiai città dopo 15 anni e andrai in un città totalmente diversa da Genoa dove era difficile vivere. Era un caos totale, visto che era 4 volte più grande. La Lazio stava costruendo una squadra molto forte, che voleva vincere. Il presidente Cragnotti fece investimenti enormi e furono tre anni importanti, pieni di vittorie straordinarie. Forse i più belli della Lazio insieme allo Scudetto di Maestrelli. Abbiamo vinto anche poco per la qualità dei giocatori che avevamo”.

Specialità di casa Mancini? Il colpo di tacco. Come dimenticare lo splendido gol rifilato al Parma: “Fu un gol bellissimo, non solo perché fatto contro un grande portiere come Buffon. Il Parma era una squadra fortissima, n quegli anni Lazio e Parma erano le due squadre con i migliori giocatori in assoluto. Era un colpo già provato in allenamento, ci era venuto esattamente identico! Conoscevo Sinisa da anni, non ero convinto di colpire in quel modo ma sapevo che la palla sarebbe arrivata li. Di solito colpivo di testa. Per fare un gol così devi avere anche un po’ di fortuna, la palla deve essere precisa e deve essere calciata forte. Quel pallone passa sopra la testa di Fuser che è altissimo!".

Infine, Mancini chiude l'album dei ricordi, parlando del suo addio ai colori biancocelesti: "Dopo aver vinto Scudetto e Coppa Italia ero un po’ stanco, mi piaceva l’idea di iniziare presto a fare l’allenatore ed ebbi la possibilità di iniziare come secondo di Eriksson, di fare esperienza con lui. Fu un anno particolare, visto che poi venne esonerato a gennaio, le cose non andavano benissimo nonostante una squadra molto forte. Io credevo che Cragnotti potesse darmi la squadra, però poi venne Zoff e io andai via".

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