Nazionale, Parolo: "Scudetto un'utopia, obiettivo Europa. Non è la mia Lazio più forte, ma..."

Pubblicato 
martedì, 03/10/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

MARCO PAROLO NAZIONALE - C'è anche Marco Parolo tra i convocati della Nazionale italiana. Direttamente dalla conferenza stampa a Coverciano, il biancoceleste è intervenuto parlando di Lazio e non solo.

SCUDETTO - "Lo Scudetto è un'utopia, siamo solo alle prime basi ma i risultati ci stanno dando ragione. Stiamo costruendo qualcosa di importante, qui in Nazionale gioco diversamente che con la Lazio."

LAZIO-NAZIONALE - "Ci sono tanti centrocampisti, singolarmente siamo diversi l'uno dall'altro. Se c'è la possibilità di inserirsi non è che mi dispiaccia."

LAZIO PIU' FORTE DI SEMPRE - "Per la Lazio non è forse quella più forte, il primo anno erano già tutti pronti, c'erano malizia e furbizia con Klose, Mauri e Candreva, gestendo la partita. Qui abbiamo molti che possono essere grandissimi campioni, potenzialmente è più forte".

OBIETTIVI -  "Vogliamo dare fastidio a tutti, l'obiettivo Europa è il primo, il quarto posto... ci stiamo facendo la bocca, buona, speriamo di continuare così. Ora ci sono gli altri due mini cicli che faranno vedere di che pasta siamo fatti".

INFORTUNI - "Alla Lazio si fanno male i difensori, ogni tanto capita un reparto, speriamo non succeda più. La situazione con la Germania era più o meno analoga, in quello avevamo delle idee, un concetto di gioco che andava avanti da molto tempo. Le idee oramai erano acquisite. Qui abbiamo meno tempo, cercheremo di affrontare come vuole il mister".

MODULO - "Qualsiasi modulo è comunque con due centrocampisti, cambiano alcune linee di passaggio e lavori in fase difensiva."

IMMOBILE - "Ciro è in un grande momento di forma, lui è forte, vede la porta, la sua media gol è sempre stata alta. Alla Lazio ha trovato piena fiducia, si esalta in queste situazioni. È una pedina importante, sono contento di godermelo. Alla Lazio c'è un grande spirito di gruppo che ci permette di fare sempre bene."

MONDIALE - "Dev'essere un obbligo andare al Mondiale, la nostra volontà è di andarci, ci teniamo tutti in maniera esagerata. Sarebbe una catastrofe".

 

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