Nutrizionista Lazio: "Zarate ha cambiato la propria struttura e questo può aver influito... A Formello si adora la crostata"

Pubblicato 
venerdì, 28/12/2012
Di
Redazione
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Roberto Verna, nutrizionista al Centro di ricerca su medicina e sport all'Universita La Sapienza,  alla Lazio dal 2006, ai microfoni di Radiosei spiega il suo rapporto con la società e con i calciatori: "Il mio lavoro si può fare in modi diversi: si possono dare dei consigli, cercando di trovare soluzioni alle problematiche, io mi preparo schemi nutrizionali, in base al periodo, in base alle gare giocate e che si dovranno giocare nei giorni successivi. Ai giocatori posso dare dei consigli, non posso ovviamente essere presente sempre, bisogna considerare culture differenti, religioni, bisogna conquistare la loro fiducia, e farsi chiedere cosa bisogna fare, imporre una dieta non porta a nulla. Una volta ogni 15-20 giorni vengono fatte valutazioni metaboliche, che vanno confrontate con il valore base rilevato nelle visite mediche a luglio. Io ho voluto questo tipo di visita prima della preparazione, anche se non richiesta esplicitamente dal CONI, perchè ci da una valutazione del giocatore. Queste valutazioni vengono ripetute 1 o 2 volte al mese, fatte senza intralciare la  normale attività dei calciatori. Sulla base della condizione fisica, io posso programmare gli schemi nutrizionali in base agli impegni futuri. Durante il ritiro posso esercitare meglio il controllo, quando il cuoco prepara quel che abbiamo concordato".

Sul mister:  "Petkovic è persona aperta, molto cordiale, molto attenta e positiva. Parlo spesso con Rongoni, il preparatore atletico, apertissimo nell'istaurare sin da subito un rapporto di scambio, di dati e opinioni, gli passo i miei dati sulle valutazioni metaboliche, mi chiede se qualcuno ha un problema o sono numeri normali, fisiologici, abbiamo un rapporto proficuo, mi chiama se ha qualche dubbio. In particolari momenti mi viene richiesto se il giocatore debba essere trattato o sottoposto ad un particolare regime, d'accordo con il giocatore. Piano piano si conquista la fiducia dei calciatori perchè vedono i risultati".

Molti gli infortuni nella gestione Reja. Pechè? "C'entra anche un pò la sfortuna o la fortuna, gli infortuni traumatici non si possono prevedere. Ci sono stati infortuni di natura muscolare ripetitivi che purtroppo non abbiamo avuto possibilità di analizzare. La preparazione atletica di Febbrari era una bella preparazione, con Reja c'era stato un rapporto franco, forse non c'era abbastanza feedback, comunicazione con me. C'era una maggiore attenzione al problema traumatologico che alla nutrizione. Preparazione di Rongoni diversa? Ognuno ha le sue metodologie, e questa ora sta rendendo al massimo".

Cibo preferito dai calciatori? "Adorano la crostata di Giocondo, la fa proprio bene, ora ne fa un pò di meno, perchè io preferisco dare ai ragazzi dopo gli allenamenti un pò di frutta, anche se ogni tanto concedo un pezzetto di crostata. Altra curiosità? Quando si fa una partita alle 15 i ragazzi mi hanno chiesto o le patate o il purè, perchè per loro è abitudine. Chi non mangia il purè mangia la crostata. La crostata è un dolce completo, il più adatto ai bambini, al posto di merendine".

Su Ederson:  "Ederson con me si comporta bene, ha una buona struttura fisica, la postura è molto importante a livello muscolare, questo sicuramente interviene. Certo se ci fosse una nutrizione non corretta o troppo povera, potrebbe influire, ma l'ho sempre visto in ottime condizioni"

Dieta a zona o bilanciata? "Io non sono un fautore della dieta  a zona, sono per la dieta bilanciata, dove tutti gli alimenti vengono somministrati, con attenzione alla cottura e alla preparazione del cibo. La dieta a zona non da tutti i nutrienti di cui abbiamo necessità. Tutto è buono e accettabile, bisogna stare attenti alle quantità".

Su Zarate:  "Sicuramente è cambiata la sua preparazione atletica, ha un preparatore atletico personale, ha cambiato la propria struttura. Quando arrivò nel 2008 aveva una struttura muscolare più fluida anche se pesava di più. Ha potenziato la sua struttura muscolare diventando meno fluida".

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