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Palombi cuore biancoceleste: “Voglio restare alla Lazio. Ternana? Menomale Ledesma…”

PALOMBI LAZIO –  Simone Palombi dalla salvezza in B al sogno ancora vivo della maglia biancoceleste…

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PALOMBI LAZIO –  Simone Palombi dalla salvezza in B al sogno ancora vivo della maglia biancoceleste. Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, l’attaccante ex Primavera si è raccontato in una lunga intervista. “In questi giorni sono in vacanza, ci voleva un po’ di riposo dopo una stagione faticosa in cui io e la Ternana ci siamo tolti grande soddisfazioni insieme. Ottenere numeri positivi non era facile, non era nelle mie previsioni ma credevo in me e nelle mie possibilità. Nelle settimane scorse è arrivata anche una chiamata dall’Under-21: spero di far parte del prossimo biennio. La stagione è stata positiva. Sono cresciuto calcisticamente e come uomo. In Serie B mi sono trovato a vivere ogni giorni con ragazzi e uomini maturi che conoscevano la categoria e mi hanno aiutato”.

LA TERNANA – “Qualcuno forse non avrebbe scommesso sul mio percorso: ero a Terni per far ricredere tanti e ci sono riuscito. È stata un’esperienza positiva, ho trovato un gruppo che mi ha messo a mio agio. Sono felice del mio percorso. Con mister Liverani mi sono trovato subito bene, c’è un ottimo rapporto, mi ha fornito tanti consigli per essere più letale sotto porta facendo diversi gol decisivi per la salvezza. Mi ha fatto crescere come uomo e caratterialmente. Mi ha detto dal primo giorno che avevo le caratteristiche per fare bene. Mi ha aiutato negli ultimi 16 metri, nell’attaccare la porta e migliorare in fase di finalizione. E’ stato un anno turbolento per la classifica e per il cambio di allenatore, che porta una variazione anche nelle gerarchie. Ringrazio anche chi non mi ha fatto giocare perché ha contribuito alla mia crescita. Sono felice di aver portato gol importanti per una squadra che non meritava di retrocedere in Lega Pro. Chi mi ha aiutato di più? Se devo fare un nome, soprattutto negli ultimi sei mesi, dico Ledesma. Si è dimostrato un grande calciatore ma soprattutto un grande uomo, che nei momenti di difficoltà mi ha tirato su e mi ha fatto credere in me stesso. È stato un punto di riferimento per me e per la squadra, per poi compiere una straordinaria cavalcata fino alla salvezza. Lo ringrazierò sempre, come già ho fatto”.

IL SOGNO BIANCOCELESTE – “Il mio sogno è esordire con la maglia della prima squadra biancoceleste e tornare a casa. L’estate scorsa, ad Auronzo, mister Inzaghi mi aveva detto che mi serviva fare esperienza. Ora andrò in ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo per giocarmi le mie carte. Se non sarà quest’anno, lavorerò sempre per tornare a casa. Mi sento pronto per indossare i colori biancocelesti e lo spero. Se Inzaghi volesse ancora farmi maturare altrove, andrò a fare esperienza e magari tornare tra due anni per ricoprire il ruolo di titolare. Sono sempre stato un tifoso della Lazio; Terni è stata un’esperienza bellissima in cui ho trovato una città che mi ha accolto nel migliore dei modi. I tifosi sono stati sempre al fianco della squadra, è stato il mio primo anno da professionista. Immobile-Palombi? Sarebbe una bella coppia, per me è un sogno pensare di poter giocare un giorno vicino a un attaccante così forte. Lavoro giorno dopo giorno per affiancarlo nella squadra del mio cuore. Lui è arrivato il giorno dopo che sono andato via, non l’ho conosciuto. Magari un giorno ci incroceremo”.

SU MURGIA E GLI EX PRIMAVERA – “I miei gol in Primavera? Con un centrocampista come Murgia è sempre facile. Mi serviva tanti assist, con lui era facile segnare. Murgia mi ha sorpreso ma non troppo, ci siamo sentiti tutto l’anno per consigliarci e fare bene. Le sue caratteristiche e qualità le conoscono tutti. Lo abbiamo apprezzato in Primavera e in prima squadra, gli ho sempre consigliato di non mollare perché il primo anno non è mai facile. Sarà il centrocampista del futuro, ha grandi qualità. Io, Murgia, Strakosha, Crecco, Germoni, Guerrieri, Filippini e altri siamo tutti ragazzi che in Primavera hanno fatto la differenza e creato un gruppo che rimarrà negli annali. È un sogno crescere con questa maglia e difenderne i colori anche in prima squadra. Faccio i complimenti a Murgia, ha messo a segno due gol in due campi importanti come Torino e Firenze, entrambi di testa, come gli era accaduto tante volte anche in Primavera. È un ragazzo d’oro che si merita il meglio e ha dimostrato con i fatti di poter stare in Serie A. C’è stima reciproca, con uno sguardo in Primavera sapevo dove mi avrebbe messo la palla.

LA STAGIONE DELLA PRIMAVERA DI BONATTI – “Il cammino alle Final Eight si è interrotto contro una squadra veramente forte, con un grade organico: i biancocelesti sono usciti contro la migliore della classe, che però non è riuscita a vincere lo Scudetto. In partite simili la differenza la fa l’aspetto mentale e fisico; in un periodo molto caldo dell’anno, serve tanta forza di testa per giocare partite che possono portarti al Tricolore. La Roma era un avversario difficile da battere e la gara si è messa male da subito. Complimenti però alla squadra di Bonatti, un grande tecnico che ha svolto un lavoro straordinario, aiutato anche dalle precedenti esperienze tra i professionisti. La squadra ha espresso un buon calcio; avevo visto diverse partite, quest’anno. Ero passato a Formello prima della partenza per le Finali, faccio un grande in bocca al lupo a tutti, spero di vederli tra i professionisti perché se lo meritano”.

I GOL IN BIANCOCELESTE – “La rete più bella che abbia segnato in Primavera è quella in rovesciata contro il Vicenza in casa; quella che ho sentito di più, invece, da laziale, è la marcatura del pareggio per 1-1 in casa nell’ultimo derby giocato. Essere l’attaccante più prolifico della storia della Primavera biancoceleste per me è un onore. Ho incontrato Rossi nei mesi scorsi, gli ho fatto i complimenti, la sua è stata un’annata straordinaria. Ha qualità importanti, sa che può sfruttarle al meglio sia in Serie A sia in Serie B. Fisicamente e tecnicamente ha caratteristiche per giocarsela. Incontrerà certamente delle difficoltà ma non deve mollare mai. Germoni? Lui è un ragazzo d’oro, con la testa sulle spalle. Dal punto di vista calcistico ha gamba, è un terzino che può compiere perfettamente entrambe le fasi di gioco. È pronto per la Serie A. È maturato tanto ma deve credere ancora, ha ampi margini. In bocca al lupo anche per l’infortunio che ha subito, l’ho sentito ieri e sta seguendo la riabilitazione al meglio. Spero di rivederlo ad Auronzo”.

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