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Petrelli consiglia: “Lazio, tieni Pioli e riparti con lui”

NOTIZIE LAZIO – L’ex biancoceleste: “E’ un buon allenatore che già conosce l’ambiente…”

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NOTIZIE LAZIO – Sergio Petrelli, terzino nella storica Lazio del 74, la squadra che ha vinto il primo scudetto biancoceleste, è stato intervistato da Lazio Style Radio 89,3 in vista del prossimo derby della capitale. Lazio che arriva alla stracittadina con tanti infortuni: “Noi eravamo 16 o 18, ora sono 30 giocatori e l’allenatore si trova in difficoltà. C’è chi non ha il ritmo della partita, entrano si infortunano e stanno fuori per un mese. Non è facile non giocare la domenica, allenarsi e rimanere in tribuna a guardare. Ora vicino alla squadra c’è un team di esperti che ti porta avanti tutto l’anno. Noi facevamo tre giri di campo e partita, ci si infortunava molto meno. Dipendeva dal fatto che ci si allenava sempre con il pallone, ora si fanno delle ricerche ma il calcio è fatto da un pallone e 22 ragazzi che gli corrono appresso”.

Su Braafheid e le tante assenze in difesa: Quando ci si infortuna spesso è un problema recuperare. Probabilmente il suo fisico non sopporta tanto carico e quando va oltre si infortuna. Solo giocando forse si raggiunge la forma. Konko? Bisogna avere continuità in campo. Bisogna dare ai giocatori la certezza che la domenica giocano, cercare di giocare con meno giocatori possibili e mi sembra assurdo che un giocatore non giochi perché altri giocatori devono trovare il posto in squadra, finché uno sta bene deve giocare”.

Sulla duttilità dei calciatori moderni: “Un esterno alto può giocare benissimo da terzino, un centrocampista centrale può essere impiegato centrale di difesa. Ora ci sono tre ruoli nel calcio: difensori, centrocampisti ed attaccanti. Gli attaccanti che si vedono adesso possono anche difendere. Io pur di giocare giocavo in tutti i ruoli, ma erano tempi impensabili per un difensore giocare in altri ruoli”.

Sui derby giocati alla Lazio, quali ricordi? “Ho giocato parecchi derby ed in un paio di derby ho anche segnato, però quando stavo con la Roma. Fu una guerra il mio esordio nel derby di debutto con la Lazio, alla fine ci siamo abbracciati con Pierino Prati”.

Chi i possibili uomini derby? “E’ un problema, più che un giocatore da individuare vorrei dire che quando si hanno dei buoni allenatori bisogna tenerseli e ricominciare con un nuovo ciclo. Bisognerebbe ricominciare con lo stesso allenatore che conosce chi può rimanere e chi non gli serve. Ormai questo campionato si sta esaurendo, è rimasto il derby ma è poco per una squadra pensare al derby per risollevare le sorti. Pensiamo a creare una Lazio per il prossimo campionato”.

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