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PIOLI: “Questo è solo l’inizio, la prossima stagione sarà entusiasmante. Il gol più bello? Quello di Onazi…”

Il tecnico biancoceleste, fresco di rinnovo, ha raccontato le emozioni di una grande stagione…

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NOTIZIE LAZIO – Ieri è arrivata la lieta notizia per tutto l’ambiente biancoceleste: Stefano Pioli e la Lazio, una storia d’amore destinata a proseguire anche nei prossimi anni, precisamente fino al 2017 (con opzione per il 2018). Un rinnovo, quello del tecnico laziale, che è la naturale conclusione di una stagione vissuta sempre da protagonista, che all’inizio aveva l’obiettivo minimo dell’Europa League e culminata con la qualificazione ai preliminari di Champions League. Il mister parmense è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3.

“Mi sta molto a cuore l’inno, ci sono contenuti importanti per noi ed è sempre bello sentirlo”.

Progetto importante della Lazio.
“Sono molto contento, orgoglioso e onorato, è la situazione che volevamo in società. Si sapeva di aver fatto un buon lavoro, di aver gettato delle basi per costruire qualcosa di veramente importante”.

Cosa si aspettava e cosa l’ha sorpresa.
“Ho cercato di buttarmi nel lavoro e di vivere ogni giorno con grande attenzione e grande entusiasmo. L’ho avuto subito dalla squadra, così come la disponibilità, vivere con la passione e la voglia di migliorare, siamo diventati presto squadra, mettendo in campo spirito e qualità, abbiamo valori tecnici e morali. L’ho vissuto tutto d’un fiato quest’anno, ma con grande concentrazione, sono stato molto facilitato dall’ambiente, dalla società che mi ha messo a disposizione una struttura e una squadra molto valida. Non conoscevo a fondo Roma e il popolo laziale, e sono rimasto molto colpito dalla loro passione e dal loro entusiasmo. Abbiamo dato tanto ma abbiamo anche ricevuto tantissimo”.

Quanto è importante avere davanti questi anni per costruire un progetto a lungo termine?
“Aver trovato sintonia con la società è un appoggio importante, ma non mi dimentico che nel calcio come nella vita bisogna sempre dimostrare, non c’è niente di scontato. Rimane quello che abbiamo fatto ma sarà importante quello che che dovremo fare, tenendo il lavoro ,l’umiltà e l’ambizione, caratteristiche che dovranno accompagnarci anche l’anno prossimo”.

I tifosi hanno eletto i due migliori della stagione, lei è il primo.
“Sono soddisfatto e contento, ma è un lavoro di squadra, da solo non posso far nulla. Quando le cose in Italia vanno male si crede  a un solo responsabile ma non è così, come quando le cose vanno bene. Avviamo imparato tanto da questa stagione, anche i nostri tifosi e dobbiamo partire con la stessa voglia di stupire, mettersi in discussione e fare qualcosa di importante. Ok l’umiltà, ma dobbiamo avere l’ambizione giusta, è giusto che proviamo a vincere tutte le partite”.

I tifosi hanno riconosciuto il lavoro di Lotito e Tare, i nuovi innesti hanno fatto bene.
“I nuovi arrivi ci hanno dato un apporto tecnico importante ma anche un valore aggiunto a livello di serietà, professionalità ed appartenenza, dimostrando di essere giocatori e uomini validi. Con i giocatori forti si vince qualche partita, ma solo con i grandi uomini si fanno i grandi campionati. Solo così si possono acquisire certi risultati, qui dobbiamo puntare per migliorare sempre”.

Molti hanno detto che la Lazio poteva pareggiare un po’ di più, però c’è stato anche equilibrio.
“Si, abbiamo una mentalità che va rispettata, cerchiamo di mettere sotto gli avversari. Non vuol dire prendersi troppi rischi ma sapere di aver dei valori, è più facile fare risultato se fai la partita. Con qualche pareggio potevamo fare qualche punto in più ma tutte le vittorie le abbiamo fatte con una squadra che ha sempre provato a vincere. Noi vogliamo migliorare, non tornare indietro. Sono state troppe le sconfitte all’Olimpico, qui dobbiamo ragionare e crescere. Poi ovvio che se avessimo fatto tutti i risultati positivi saremmo stati ancora più in alto. Non dobbiamo dare niente per scontato, siamo felici della stagione ma dobbiamo dimostrare di fare ancora meglio e confermare quanto fatto di buono”.

Su Klose…
Dobbiamo essere noi stessi, pretendo il massimo ed è giusto così, ma è un dare per ricevere come è stato per i nostri tifosi. Do tutto me stesso, pretendo tutto e nel rispetto dei ruoli si instaurano dei rapporti di stima reciproca. Ovvio che mi fanno piacere le parole di Klose, c’è stato grande rispetto e disponibilità, ho trovato una squadra motivata che voleva dimostrare di essere di prima fascia. Così è più facile fare bene”.

C’è la mano di Pioli su Felipe?
“Lui aveva solo bisogno di capire il calcio italiano, di trovare fiducia ed è stato bravo lui a farsi trovare pronto nei momenti giusti. Ha strappato e risolto più di una partita, è cresciuto tanto ma ha appena iniziato il suo percorso di crescita, sa bene dove deve migliorare. Il valore di questa squadra è importante, abbiamo solo cominciato. La prossima stagione sarà entusiasmante, con impegni belli da affrontare, sarà una stagione più complicata, con tanti impegni, gli avversari ci conoscono di più e dovremo fare di tutto per migliorare”.

Hoedt e Patric hanno già visionato le partite della Lazio per portarsi avanti con il lavoro.
“Sono giocatori con buone caratteristiche e con buonissimi atteggiamenti. E’ una base importante e dobbiamo lavorare su queste cose che fanno la differenza. Hoedt già parla bene italiano ed è molto importante e ci fa capire lo spessore. Sono inserimenti giusti adatti a noi, vogliosi di farsi vedere a cui bisogna dare il tempo per ambientarsi ma hanno possibilità di fare bene”.

Il gol più bello?
“Quello di Onazi, ci ha tolto le castagne dal fuoco. Tanti gol belli, ma perché ho uomini di qualità, sia per gesti tecnici che per qualità di manovra. Ma quello che abbiamo vissuto con più passione ed entusiasmo è stato quello di Onazi, che ci ha fatto capire che l’obiettivo era raggiunto. Tra l’altro è stato un gran gol”.

Sul rigore di Higuain ha pensato che sarebbe stata ancora più dura…
“Meritavamo di stare in quella posizione per la stagione, una squadra che ha lottato come noi non poteva non arrivare terza. Il calcio è fatto di episodi, ma ci abbiamo sempre creduto e sperato. Abbiamo messo sul piatto il fatto che volevamo tornare in Europa, ma non ci siamo mai accontentati e la terza piazza è meritata”.

Come ha instaurato questo rapporto con la quadra?
“Quando si parla chiaramente e con coerenza vieni rispettato, quando hai un gruppo di persone intelligenti ti seguono, che hanno capito come arrivare al risultato. Il mio è un lavoro di rapporti personali quotidiani, dalla mattina alla sera. Cerco di coinvolgere tutti, perché sono tutti importanti, si sentono così solo se giocano la domenica ma devono sentirsi così durante tutto il giorno. Io faccio sentire la fiducia attorno ai giocatori, vanno stimolati e protetti per poi pretendere il massimo”.

Ci sono molti sorrisi nello spogliatoio, qual è il più estroverso e che fa più battute?
“Sono tanti, si sta volentieri a Formello dalla mattina alla sera ed è importante. Non consocevo Parolo, è un ragazzo simpaticissimo con la battuta sempre pronta e col sorriso sulla bocca. A me piacciono queste persone, facciamo il lavoro più bello del mondo , ma la serenità ti porta a questi risultati. Abbiamo lavorato molto bene, ma si lavora sempre col gruppo”.

Ha già pensato al lavoro da fare per affrontare gli impegni europei?
“Il periodo della preparazione sarà molto importante, perché poi gli impegni saranno consecutivi. Dobbiamo avere gente che sappia recuperare, mangiare bene, che viva bene, abbiamo fatto tanto per tornare in Europa e faremo di tutto per essere competitivi su tutte le competizioni sapendo che non sarà facile. Abbiamo bisogno di giocatori che stanno bene fisicamente e mentalmente, sono giocatori abituati a giocare spesso e ad allenarsi con continuità. Ci vorranno 20-22 titolari, tutti giocheranno minimo 25 partite e ho bisogno di giocatori e persone affidabili. Ad Auronzo dovremo lavorare, anche se qualche cantata la faremo con piacere. Ci sono stati dei momenti importanti in cui i tifosi ci hanno dato la spinta e la carica giusta, hanno apprezzato il nostro lavoro e tutti insieme abbiamo fatto sì che fosse una stagione positiva”.

Il giovedì dopo il derby è stato molto importante…
“Avevamo perso una Coppa Italia immeritatamente e anche un derby, bastava poco per farsi trascinare dalla delusione, ma la forza del gruppo e dei tifosi ci hanno dato una spinta in più”.

 

 

 

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