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Poborsky: “Sparta Praga favorito sulla Lazio. Quando giocavo in biancoceleste…”

NOTIZIE LAZIO – Il doppio ex della sfida ripercorre la sua esperienza…

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NOTIZIE LAZIO – Chi meglio di Karel Poborsky può presentare la sfida di Europa League tra Sparta Praga e Lazio? Il doppio ex, in un’intervista concessa a ‘fotbal.idnes.cz’, ha parlato del match di domani tra il club ceco e gli uomini di Pioli, ripercorrendo anche i passi salienti della sua esperienza con la maglia biancoceleste. “Ho letto che la Lazio è in difficoltà, ma in campionato è nella prima metà della classifica – ha dichiarato Poborsku – è una squadra che ha buone qualità, ma non ha nessuna stella. In più l’Olimpico sarà mezzo vuoto al ritorno, mentre qui ci sarà il tutto esaurito. I tifosi staranno vicini alla squadra e saranno un arma in più. Non mi sbilancio quando dico che lo Sparta è favorito”.

L’ESPERIENZA BIANCOCELESTE – “Mi è piaciuto molto giocare alla Lazio, un club di grande tradizione, anche se ripensando a quegli anni, non posso credere che un calciatore non possa avere una vita privata. Io e i miei compagni abitavamo in periferia, ma se volevi fare una passeggiata in centro non potevi. I tifosi sono molto emotivi, li incontrato spesso. In Italia sono tra i più esigenti, quando vinci sono i migliori, ma se le cose vanno male vieni contestato. Quando non abbiamo vinto per cinque giornate consecutive ci hanno contestato al centro sportivo. Siamo dovuti andare via dall’uscita secondaria e siamo andati in ritiro nel nord, dove ci siamo allenati per la partita successiva. Dopo una sconfitta nel derby, a Formello i tifosi hanno lanciato sassi e distrutto automobili. Questa è l’Italia”.

IL 5 MAGGIO – “Quella contro l’Inter, paradossalmente, è stata la mia partita migliore in Italia. Loro hanno dovuto rinunciare al sogno di vincere lo scudetto, è stata un’esperienza molto particolare. Qualcuno voleva sabotare la partita? No, abbiamo preparato il match con grande professionalità andando in campo per vincere. A fine partita i sentimenti erano contrastanti: i compagni italiani erano contenti per la Juventus, mentre gli argentini erano dispiaciuti per i compagni di Nazionale dell’Inter. Mi ricordo che Simeone non esultò nemmeno dopo il gol.

L’ADDIO ALLA LAZIO – “Non prolungai il contratto con la Lazio perché stava per nascere il mio secondo figlio. Inoltre la società di Cragnotti, in quel periodo, aveva problemi economici: parlammo di rinnovo ma in quelle circostanze non aveva senso e per questi motivi sono tornato in Repubblia ceca. Mi volevano Milan e Parma? Sono tornato per la mia famiglia e andare allo Sparta è stato un buon affare”.

AMARCORD SPARTA PRAGA-LAZIO – “La sfida del 2003 in Champions League tra Sparta Praga e Lazio? E’ stata un’esperienza piacevole, tra i biancocelesti e n’erano andati quasi tutti quelli che conoscevo, ma mi fece piacere ritrovare Mihajlovic e Stankovic. Fummo bravi, eravamo l’outsider di quella Champions ma riuscimmo a finire sopra la Lazio, fu una vittoria storica”.

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