PRIMAVERA. ROSSI: "L'obiettivo è il primo posto! INZAGHI mi sta aiutando molto"

Pubblicato 
giovedì, 20/11/2014
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

NOTIZIE LAZIO - Dopo la sosta, ecco ripartire anche il Campionato Primavera. Domenica al campo Fersini la truppa di Simone INZAGHI ospiterà il PALERMO. A pochi giorni dal delicato match, ai microfoni di Lazio Style Radio, è intervenuto il giovane Alessandro ROSSI.

Quant'è importante la testa per un giocatore?

"E' la cosa fondamentale. E' la testa, il sacrificio che ti fanno diventare un giocatore”.

Il salto dagli Allievi si è sentito?

"Si è  sentito molto. Noi '97 siamo più piccoli, all'inizio è difficile. Ma grazie a questo gruppo ci siamo immersi bene e ora si procede bene. La differenza all’inzio si sente. I grandi son bravissimi, ci aiutano molto e ci consigliano. Anche avere un mister come Inzaghi che è stato un grande campione aiuta molto”.

Com’è indossare la maglia della Lazio?

"E' una soddisfazione per me, la Lazio è a squadra del mio cure e ogni volta che scendo in campo ho i brividi”.

Come sei arrivato?

"Da una squadra di Viterbo, sono stato in prova e dopo 3 mesi. Anche alla Roma potevo andare ma ho scelto la Lazio.

La prima volta che sei entrato nello spogliatoio della Lazio...

"Avevo i brividi, il calcio è la mia vita. Sono arrivato che ero teso, ma i compagni mi hanno aiuto. Mi sono impegnato tanto e dopo tre mesi mi hanno comunicato che potevo far parte delle file delle Lazio"

Sono stati fondamentali anche i tuoi genitori..

"Per un genitore è un sacrificio avere un figlio calciatore, soprattutto quando ti stanno dietro e sono speciali come mia madre che mi ha portato avanti e indietro per quattro anni. E' un sacrificio anche per me avere 17 anni e non fare tutto ciò che non fanno tutti”.

Quanto ti costa fare delle rinunce?

“E' un sacrificio ma vengo ripagato ogni volta che entro in campo con questa maglia".

Il tuo obiettivo?

"Togliermi più soddisfazioni possibili, giocare all'Olimpico. Se non ci riuscirò sarà contento per essermi sacrificato per quello che amo, per il mi sogno”

Come è andato il giro di campo per la supercoppa Italia

"E' stato fantastico, avevo i brividi. A casa non riuscivo a dormire. Tutto fantastico"

La tua non è una famiglia di calciatori

"La mia famiglia è una famiglia di cestisti. Mamma e nonno giocavano a basket. Anche io ho iniziato con la pallacanestro ma poi ho deciso di giocare a calcio. Anche a rugby, per far felice mio padre".

L'assaggio di Final Eight lo ha avuto quando si è fatto male FIori

"Stavo con un mio amico, quando si è fatto male Fiori mi sono dispiaciuto. Dopo 10 minuti mi è arrivata la chiamata che dovevo partire. Il giorno dopo dovevo fare gli esami a scuola e li ho fatto tutti in un ora e sono partito. Gli esami poi sono andati bene! In un'ora ho fatto tutto".

Cosa hai provato quando Mattia si è fatto male

"E' un dispiacere, ci sono passato anche io quando ho avuto due gravi infortuni e una operazione. Quando ci passi sai tutto il dolore che provi, il sacrificio. Quando ho visto la caduta di Mattia avevo capito subito che il problema era grave. Mi è dispiaciuto subito, gli ho mandato un messaggio perché siamo amici".

Nel calcio c'è una solidarietà che negli altri mondi non troviamo

"La nostra squadra è la dimostrazione. Abbiamo vinto tutto grazie al gruppo. Siamo tutti fratelli, ci aiutiamo a vicenda e superiamo così le difficoltà"

Come sta la Lazio?

"Stiamo bene, con il Palermo sarà una partita tosta. Loro sono partiti male, noi anche ma poi abbiamo reagito subito. Sono una grande squadra, vogliamo vincere e riprendere la Roma. Il primo posto in classifica è il nostro!”.

Stavi per entrare anche al derby

“Al derby mi è dispiaciuto non entrare. C'erano tantissimi tifosi, stavo a mille. Vorrei rigiocare la Supercoppa Italiana, è stato bellissimo anche stare in campo pochi minuti”

Il Palermo dove fa paura?

"Ha un 'ottima difesa ma anche inattacco hanno buoni giocatori. Ripeto, dobbiamo vincere"

E’ più difficile entrare in campo o parlare in radio?

"Entrare in campo è più difficile, c'è la tensione e la paura di sbagliare. Ma si affronta e la paura diventa uno stimolo”

Sul tuo rapporto con Inzaghi

"E' un grandissimo, un professionista. Vorrei fare la sua carriera, eguagliare il su record (4 gol Champions, nd). Lui a noi attaccanti ci da consigli fondamentali, che ci fanno crescere”.

 

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