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PULICI: “DJORDJEVIC mi ricorda Nordahl. Ma la vera sorpresa è CAVANDA”

L’ex portiere parla anche della difesa: “Secondo me la società non deve tornare sul mercato a gennaio. Cana e Ciani si sono messi a disposizione e hanno dimostrato di offrir buone garanzie”…

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NOTIZIE LAZIO – La Lazio festeggia la terza vittoria consecutiva e si proietta verso una stagione da protagonista. Felice Pulici, intervenuto ai microfoni di Radio IES, analizza l’inizio di stagione dei biancocelesti: “Mi è piaciuto l’approccio della Lazio. Nel secondo tempo ha sofferto ma è giusto anche pensare di sfruttare il contropiede dopo aver trovato il vantaggio. Se escludo la partita di Milano, la Lazio sta dimostrando sempre di voler gestire lei la partita. La rosa è molto ampia e Pioli la sta gestendo benissimo, ma la cosa che sorprende è la condizione fisica. Credo che la preparazione fisica sia stata fatta con l’obiettivo di partire in modo brillante cercando di fare tanti punti poi ci sarà tempo magari durante le soste per fare un richiamo nel lavoro. Pioli ha grande determinazione e personalità e lo sta dimostrando in ogni occasione”.

Su Djordjevic e Cavanda
“E’ un ‘animale’ d’area di rigore. Potenza e controllo da centravanti vero. Djordjevic mi ricorda Nordahl, potente fisicamente e sempre a disposizione della squadra. Se arriva un pallone in area i compagni sanno che lui sente e fiuta la porta come pochi altri. Il paragone è con uno dei più grandi che abbiano mai giocato nel nostro campionato ma il serbo ha già fatto vedere di poterlo meritare La vera sorpresa, però, è Cavanda. A differenza del passato mi sembra un calciatore concentrato che sa quando deve scendere e quando leggere diversamente l’azione rimanendo dietro in copertura. Questo Cavanda è un giocatore diverso dal passato, da la sensazione di sfruttare le sue doti fisiche senza esporre la squadra a rischi difensivi”.

Su Radu ed il resto della rosa
“Ho notato anche un Radu diverso, non più bloccato come succedeva con Reja ma un giocatore che partecipa alla manovra offensiva, questa è l’impronta riconoscibile di Pioli. La rosa è di livello, lo stesso Biglia quest’anno sta giocando sui livelli di un vice campione del mondo. Lo scorso anno ha fatto un rodagio nel nostro campionato ora è pronto per fare il leader. Ora aspettiamo di recuperare il vero Marchetti. Ancora non è tornato il portiere di due anni fa che dava estrema sicurezza a tutta la squadra. Adesso da l’impressione di fare la parata semplice per perdere tempo, non è un caso che ha già subito tre ammonizioni. Però bisogna continuare con lui per farlo recuperare e tornare quello di sempre. Lui è stato fuori un anno e in quel ruolo non è semplice recuperare subito la condizione. Tutto il rispetto per Berisha che è giovane e dimostrerà tutto il suo valore ma adesso è giusto che sia Marchetti il titolare indiscusso”.

Sulla difesa
“Secondo me la società non deve tornare sul mercato a gennaio. Cana e Ciani si sono messi a disposizione e hanno dimostrato di offrir buone garanzie. Si può pensare di intervenire soltanto se capitasse l’occasione irrinunciabile, altrimenti non farei nulla se fossi la società”.

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