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ABETE: “LOTITO conduce una battaglia contro certi ultras che danneggiano l’immagine di un’intera tifoseria”

Il presidente della FIGC aggiunge: “Merita attenzione il fatto di determinare la chiusura dell’intero stadio quando accadono certi eventi”…

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NOTIZIE SS LAZIO – Il presidente della FIGC, Giancarlo ABETE è intervenuto ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno commentando la decisione che il Consiglio Federale esaminerà in settimana riguardo alla discriminazione territoriale negli stadi: “Merita attenzione il fatto di determinare, in caso di recidiva, la chiusura dello stadio. Si sta facendo una riflessione definendo un percorso che faccia sì che la recidiva non determini un danno per tutti quando le responsabilità sono di un numero limitato”. Il presidente apre quindi alla possibilità che si passi, in caso di recidiva, dalla chiusura dello stadio a quella solo di alcuni settori. Abete parla anche del fatto che le società non si siano ribellate verso quella porzione di tifosi che creano disagi alla collettività: “Quando ci sono tifoserie che inviano un messaggio diretto, con conferenze, comunicati, dichiarazioni, minacciando di far chiudere tutte le curve, io mi aspetterei che dirigenti si esprimessero dicendo ‘voi non appartenente alla nostra tifoseria, perché provocate un danno. La considerazione che per lungo tempo le curve sono state terreno di conquista non puo’ costituire motivo di mancato intervento”. Alla domanda sul perché le società non abbiano reagito, il Presidente risponde citando anche Claudio LOTITO: “I motivi possono essere diversi, ci sono dirigenti come Lotito che hanno fatto una battaglia importante e sono sotto scorta. Ci possono essere dirigenti convinti che sia un fenomeno che non si rimuove e tifoserie per le quali e’ stato nutrito sempre un grande rispetto per tanti motivi. Non possiamo accettare che questa situazione rimanga immutata nei prossimi anni, a doverla risolvere sono il mondo sportivo e le autorita’ dell’ordine pubblico. Non possiamo aspettare che rinsaviscano persone che hanno ricevuto il Daspo, nel momento in cui vedono restringersi i loro spazi di manovra”.

 

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