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FIORE: “La sconfitta in SUPERCOPPA ha lasciato qualche scoria nella testa dei giocatori, ma vorranno riscattarsi”

Il doppio ex del match di stasera tra Lazio e Udinese analizza anche il mercato Lazio e parla dei “buuu” razzisti: «Non sono nemmeno convinto se sia razzismo, è stupidità. Speriamo che chiudere le Curve aiuti»…

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(getty inages)

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NOTIZIE SS LAZIO – «Siamo solo all’inizio quindi non credo che l’Udinese risentirà più di tanto dell’impegno europeo. Sicuramente la sconfitta in Supercoppa ha lasciato qualche scoria nella testa dei giocatori, ma credo e spero nella voglia di riscatto dei biancocelesti che vorranno dimostrare come la sconfitta con la Juventus sia stata solo un episodio». Stefano Fiore, intervenuto ai microfoni di lalaziosiamonoi.it, analizza la sfida di stasera tra le sue due ex squadre. L’ex centrocampista affronta poi altri aspetti, da mercato al razzismo.

Sul mercato Lazio
«Si poteva fare molto meglio, ma dipende da quelle che sono le ambizioni e le possibilità economiche. L’organico era già molto valido, bisogna solo puntellarlo trovando alternative valide a quelli che sono i titolari. Personalmente avrei preso altri tipi di giocatore. La Lazio è già una grande squadra. Per renderla più omogenea avrei cercato di prendere giocatori che possono cambiare la squadra soprattutto in avanti. Rimango ancora convinto che Klose sia importante, poi ci sono altri validi giocatori che però non consentono di cambiare modulo. Probabilmente sarei andato a cercare un altro tipo di attaccante, uno in grado di mutare volto alla squadra»

Sulla possibilità di giocare con la difesa a 3
«La Lazio ha sempre giocato con la difesa a 4, più di un allenatore ha provato il modulo con 3 difensori senza grandi risultati. Purtroppo non basta un estate per inculcare i movimenti giusti ai giocatori, ci vuole più tempo e determinate caratteristiche che, probabilmente, i difensori in organico non possiedono»

Sulla scelta della LAZIO di dare molti giovani in prestito
“Probabilmente è la scelta migliore. Questo è un aspetto molto importante che se curato in maniera oculato può dare risultati. Non essendoci grandi possibilità economiche bisogna lavorare con i giovani, sono loro l’arma in più per il futuro. Investire sui giovani non è mai sbagliato, soprattutto oggi”.

Sul razzismo
«E’ un tema molto scottante. All’estero non si verificano casi così eclatanti, ma non siamo l’unico paese in cui ci sono episodi simili. E’ un fenomeno che sta crescendo in Italia mentre negli altri campionati, almeno i più importanti, queste cose non succedono. Solo in alcuni campionati minori c’è ancora qualche episodio simile. È difficile dire come batterlo perché è una questione culturale. Io non sono neanche convinto che sia razzismo perché il razzismo lo si manifesta con comportamenti sicuramente più eccessivi rispetto ai “buuu”. Io credo sia soprattutto sciocchezza, stupidità; non credo si voglia denigrare il giocatore di colore. I tifosi della Lazio, così come altri in Italia, non sono razzisti. Io credo si voglia offendere il giocatore in quanto avversario, ma questi episodi non hanno niente a che vedere con il razzismo. Speriamo che chiudere le curve e gli stadi possa essere un segnale anche se rimane una sconfitta per tutti»

 

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