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Giovani, preparati e senza paura: Inzaghi sfida il suo ex compagno Oddo

FACCIA A FACCIA – Lazio-Pescara è anche la gara tra i due tecnici più giovani della Serie A…

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FACCIA A FACCIA – La voglia, la passione e l’entusiasmo ci sono. La preparazione e le conoscenze tecnico-tattiche pure. Inzaghi e Oddo, i due allenatore più giovani della Serie A, hanno tutte le carte in regola per fare bene. Quarant’anni per entrambi: cinque mesi e ventuno giorni per il primo, tre mesi e dodici giorni per il secondo. Si troveranno l’uno contro l’altro sabato alle 18.00, quando all’Olimpico è in programma Lazio-Pescara. Una gara, la quarta di A, tanto interessante quanto delicata. Tutti e due necessitano dei tre punti, fondamentali per muovere la classifica.

LE NUOVE LEVE- “Fatece largo che passamo noi”. Inzaghi e Oddo si sono presi la scena. Sono entrati prepotentemente sul palcoscenico più importante del calcio italiano. Più il primo che il secondo in verità. Il laziale infatti è passato dalla Primavera alla prima squadra in una domenica dello scorso aprile, subentrando a Pioli dopo il derby perso 4-1 contro la Roma. In pochi istanti ha fatto un salto importante, enorme. L’allenatore degli abruzzesi invece arriva in A in punta di piedi, senza fare eccessivo rumore ma in modo graduale. Come il suo ex compagno nella Capitale, anche lui ha cominciato con i ragazzi, nel settore giovanile del Genoa. Successivamente approda nella Primavera del Pescara, prima di sostituire Baroni nel maggio del 2015 alla guida dei ‘grandi’ in B. Sembrava dovesse essere una soluzione temporanea, ma l’ex terzino ha convinto tutti ed ha riportato la squadra nella massima serie.

I TEMPI DI FORMELLO – Amici per sempre, compagni per un periodo, nemici per 90 minuti. I due si conoscono bene, avendo condiviso lo spogliatoio biancoceleste per 3 stagioni e mezzo (tre se si considera il prestito dell’attaccante alla Sampdoria dal gennaio al giugno 2005). “Tanto di cappello per i loro traguardi. Tra i due chi non mi aspettavo potesse fare questa carriera è Oddo”, rivela Sebastiano Siviglia in un’intervista rilasciata ai nostri microfoni. E invece eccolo la. Dopo tanto girare ritroverà il suo Olimpico. D’altronde si sa: tutte le strade portano a Roma. Chissà poi se la sua potrà riportarcelo in futuro nella Capitale, magari allungando la traiettoria dalle parti di Formello…

IL GIOCO – Simone e Massimo si sfideranno a viso aperto. Su questo non c’è dubbio. Sono entrambi fautori di un gioco propositivo, arioso e offensivo. La Lazio in attacco in queste ultime due uscite ha faticato, ma nel finale della scorsa stagione e nella gara di esordio a Bergamo (3-4) ha fatto benissimo sotto questo punto di vista. Il Pescara invece sta sorprendendo tutti. Gli attaccanti del ‘Delfino’ sono veloci, rapidi e combinano in modo imprevedibile. Hanno messo paura al Napoli, nella gara poi terminata 2-2. Stessa cosa contro l‘Inter, che però è riuscita a ribaltare il risultato solo nei minuti finali (1-2). All’Olimpico non sarà una sfida chiusa e noiosa, ma divertente ed emozionante: le luci del teatro si stanno per accendere. Sabato pomeriggio si aprirà il sipario...

Riccardo Caponetti

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