Leitner, il talento mai esploso: alla Lazio per spiccare il volo

Pubblicato 
martedì, 09/08/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

LAZIONEWS.EU - Porte girevoli. Il centrocampo della Lazio si rinnova improvvisamente. Dal Borussia Dortmund arriva Moritz Leitner: tedesco classe '92. Il colpo a sorpresa di Tare. Un acquisto fulmineo, concluso sulla base 2 milioni di euro e portato a termine poche ore dopo la cessione di Onazi.

UNA STELLA MANCATA - Riavvolgiamo il nastro. Gennaio 2011. Leitner, appena diciottenne, gioca nel Monaco 1860 e conquista Jürgen Klopp. "Ce ne sono pochi come lui, è un talento eccezionale", l'allora tecnico del Borussia Dortmund  definisce così il giovane centrocampista di cui si innamora, al punto da portarselo subito al Signal Iduna Park. Chiude l'anno solare in prestito all'Augsburg per poi fare ritorno dal maestro. Viene subito incensato come una nuova promessa del calcio tedesco e nelle prime due stagioni in giallonero rispetta le attese, contribuendo anche alla vittoria del campionato. E' protagonista con tutte le nazionali giovanili: è un punto fermo dell'under 21, dove fa spesso coppia con Geis (ex obiettivo della Lazio, ora allo Schalke 04). Il suo processo di crescita però si arresta. Va due anni in prestito allo Stoccarda senza lasciare il segno. Ritorna alla base ma nella prima parte della stagione viene mandato nella seconda squadra dei gialli di Germania, che milita nella quarta serie. Soltanto negli ultimi mesi Tuchel lo promuove in prima squadra, dove colleziona 9 presenze.

IN CERCA DI RIVINCITA - Il 23enne ha deciso di cambiare aria e ha scelto l'aquila biancoceleste per spiccare il volo. Nella rosa biancoceleste prende il posto di Onazi, anche se le caratteristiche dei due sono molto diverse. Il tedesco, molto duttile tatticamente, è un giocatore prettamente offensivo: nasce come trequartista, ma ha giocato anche sulla fascia. Velocità, visione di gioco, facilità di calcio e un'ottima tecnica di base: queste sono le sue doti principali. Armi che dovrà sfruttare al meglio per imporsi nella Capitale, una piazza molto complicata ed esigente. L'età e il talento sono dalla sua parte, la voglia di spaccare il mondo anche. Si concilia perfettamente con il calcio d'attacco di Inzaghi. Sarà un affare o un flop? Dalle parti di Formello sanno già la risposta. Il giudizio finale spetta al campo.

Riccardo Caponetti

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