Liverani su Lazio-Genoa: "Partita molto fisica, ma con un Immobile così..."

Pubblicato 
sabato, 19/11/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

NOTIZIE LAZIO - Liverani, parla il doppio ex. Per parlare della sfida che vedrà contrapposta la Lazio con il Genoa, l'ex giocatore è intervenuto come ospite durante la trasmissione 1900Tv, in onda ogni venerdì su GoldTv.

Questa Lazio può puntare alla Champions?

"Secondo me tre squadre sono superiori alla Lazio: si tratta di Napoli, Roma e Juve, che però hanno le coppe. Qualcosa nel Napoli scricchiola dopo l'infortunio di Milik. Giocando una volta a settimana, con un pizzico di fortuna e con continuità i biancocelesti potranno mettersi nella scia di queste tre".

Però a gennaio Keita partirà per la Coppa D'Africa...

"La perdita di Keita per la Coppa d'Africa resta un punto interrogativo per i biancocelesti. Lui regala imprevedibilità alla squadra, salta l'uomo e crea pericoli. Insieme ad Immobile sono i più pericolosi. C'è da dire che Inzaghi ha reintegrato alla grande coloro che facevano fatica lo scorso anno".

Come mai nel calcio italiano non si vedono più mediani puri?

"La Juventus ha fatto una scelta differente mettendo Marchisio in quel ruolo al posto di Pirlo, ma lui è più quantitativo che qualitativo. L'Inter non credo volesse cercare un regista: hanno sempre avuto un centrocampo muscolare. Credo che esistano giocatori così: basti pensare a Verratti. Biglia lo può fare e lo fa anche bene nella Lazio. In Italia si fa fatica a fare calcio in quella maniera. Strootman potrebbe essere utile in quel ruolo, nelle altre faccio fatica a trovare un calciatore con queste caratteristiche".

Un giudizio su Inzaghi?

"Inzaghi è sempre stato attento a tutte le categorie: dalla C1 alla Serie A. Ha fatto una buona gavetta con il settore giovanile, ha sviluppato idee e pensieri di gioco. Ad oggi sta facendo un grandissimo lavoro, ha riportato entusiasmo dopo il caso Bielsa ed ha lanciato i giovani che lui ha allenato. Ha recuperato Keita che fino a quel momento era un oggetto misterioso. Si tratta di una Lazio concreta ed attenta, che sta stupendo. Potrà far parte delle squadre che entreranno nell'Europa League".

La Lazio ha bisogno di figure forti come un capitano che abbia senso di appartenenza?

"Penso che l'appartenenza di certi giocatori nel gruppo è fondamentale. Angelo Peruzzi, anche se non gioca più, ha aiutato tantissimo la società in questo. Si tratta di una persona eccezionale che viene apprezzato da tutti. Lui aiuta ad avere quest'attaccamento alla società. Biglia è un altro giocatori in cui si poggiano tanti. C'è anche Radu che è lì da tanti anni. Anche de Vrij è un uomo carismatico. Bisogna sperare che l'entusiasmo duri".

Ti aspettavi un Ciro Immobile così?

"Sì, me lo aspettavo. Corre per la squadra e l'aiuta tantissimo. Le esperienze con Borussia e Siviglia l'hanno aiutato a crescere. Ha raggiunto una maturità importante, in pochi in Italia attaccano la profondità e la porta come lui".

Quindi nella Lazio è lui l'insostituibile...

"Sì, ad oggi non c'è nessuno come lui nella rosa. Speriamo possa essere presente per tutto il campionato. Giocare una volta a settimana lo aiuta, poiché è giovane ed è nel pieno della maturità".

In questo Lazio-Genoa i biancocelesti ritroveranno Pandev. Un giudizio sulla gara?

"Gara difficile sotto il profilo fisico: fanno molti uno contro uno. Sono difficili da affrontare ed hanno calciatori di qualità. Pandev è arrivato da noi giovanissimo ed aveva bisogno di acquisire esperienza. All'Inter si è consacrato. Un calciatore di talento mentre si va avanti con l'età fa fatica a ripetersi. Ha dei colpi importanti e può essere sempre pericoloso".

Ora sei impegnato con il Tor Tre Teste...

"In attesa di diventare tecnico ho rilevato il 50% della Tor tre teste, abbiamo più di mille ragazzi ed abbiamo due centri sportivi. Il settore giovanile può dare qualcosa e se fatto bene rende".

Un giudizio sul settore giovanile della Lazio?

"Per qualche anno la Lazio ha lavorato con poca attenzione e pochi investimenti. Ultimamente hanno cambiato registro, vogliono crescere. Il tutto è partito dall'anno scorso, ma se ci saranno effetti positivi lo vedremo fra cinque anni. La Lazio può far crescere tanti ragazzi: ha fatto crescere tanti talenti dagli Allievi Nazionali fino alla Primavera. Nelle fasce più basse bisognava migliorare e stanno lavorando. Ma per arrivare al livello della Roma ci vorrà del tempo".

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