Mihajlovic: "Quando calciavo le punizioni sapevo già se era gol"

Pubblicato 
sabato, 02/04/2016
Di
Redazione
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NOTIZIE LAZIO - Sinisa Mihajlovic ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport, intervistato da Paolo Condò nella terza puntata di "Mister Condò". Questi alcuni passaggi che riguardano anche il suo passato in maglia biancoceleste.

"Trucchi per le punizioni? Se ci fossero, li avrei insegnati ai miei giocatori. A me piaceva più la pallacanestro del calcio agli inizi, del calcio mi piacevano le punizioni e gli angoli: prendevo sempre la stessa rincorsa, preferivo tirare da più lontano che da più vicino. Per un portiere era impossibile capire se potessi tirare sul palo del portiere o sopra la barriera, la differenza la faceva l’ultimo passo: se più o meno veloce. Guardavo il portiere sino all’ultimo passo, quando calciavo sapevo già se fosse gol o meno. Io il più grande tiratore di punizioni della storia? Non so, ce ne sono tanti: come tira un mancino, comunque, un destro non potrà mai farlo".

Il suo rapporto con Mancini? "Mancini è invece una delle persone più importanti della mia vita calcistica, nel nostro percorso siamo stati insieme da giocatori ed allenatori, con io suo vice. Ci siamo anche beccati ogni tanto quest’anno, l’ho visto un po’ troppo nervoso… Abbiamo litigato anche da giocatori e da compagni, lui rompeva le scatole in campo e io non sono uno che sto zitto: ci prendevamo un po’ in giro, ma sempre in modo sano"

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