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Partì dal 4-4-2. Prima regola: Organizzazione

CORRIERE DELLO SPORT (D.Rindone)- I grandi maestri del tecnico biancoceleste…

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Si è presentato all’esame per allenatori con una tesi su “Le catene di gioco laterali in un 4-4-2” e da lì ha creato il suo sistema di gioco. Stefano Pioli ha infatti in seguito rielaborato lo schema trasformandolo in un 4-2-3-1 o in un 4-3-1-2, in ogni caso schemi che ruotano intorno al 4-3-3. Ed è con questo schema, spiega il Corriere dello Sport (D.Rindone), che farà giocare la Lazio l’anno prossimo nell’ottica di ridare sprint e slancio offensivo ai biancocelesti. Per il tecnico di Parma ciò che conta sono le catene di gioco, il movimento senza palla che si sincronizza con quello del portatore ricordando sempre che «l’errore di uno è l’errore di tutti». Ha avuto grandi maestri da Bagnoli a Trapattoni, senza dimenticare Ranieri del quale Pioli in un’intervista del 2006 ha detto: «Claudio Ranieri è stato un maestro, erano gli anni in cui giocavo nella Fiorentina. Ero molto curioso, lui cercava di spiegarmi, di farmi capire certe cose. Devo dire che è importante anche il periodo della carriera in cui incontri l’allenatore decisivo. Anche a livello tattico perdeva un sacco di tempo con me». Poi il ricordo di un Trap giovane, pieno di grinta: «Trap vuol dire entusiasmo. La sua carriera lo dimostra, è uno che si rimette sempre in gioco. All’epoca della Juventus era già un allenatore affermato, aveva vinto tantissimo però io mi ricordo l’attenzione con cui seguiva noi ragazzini… Quando diventi allenatore certi metodi te li ricordi» . E poi il grande Bagnoli di cui disegna un ottimo ritratto sia professionale che umano: «Ricordo il carisma di questo grande uomo. La concretezza. La capacità di gestire il gruppo. Bagnoli usava poche parole, erano quelle giuste, andavano dritte dove dovevano colpire. E’ molto “pulito” quando parla, non dice mai una cosa in più. Ecco, a Coverciano ti insegnano anche questo, a essere concreto quando parli. Gli esempi buoni li ho avuti, spero di esserlo anch’io» . Grande scuola dunque e ora un banco di prova importante per Pioli, una piazza da riconquistare e una stagione per stupire.

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