Portanova: "Avrei voluto affrontare Totti. Con la Lazio potevo spaccare il mondo"

Pubblicato 
venerdì, 02/12/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

NOTIZIE LAZIO - Romano e laziale. Daniele Portanova è un idolo per il popolo biancoceleste, che avrebbe voluto vederlo giocare con l'aquila sul petto. A due giorni dal derby, l'ex difensore di Genoa, Siena e Bologna (su tutte) rilascia un'intervista sulle frequenze di Radiosei 98.100:

Cos'è il derby per te?

"Ansia è la parola giusta. Spero tanto che la Lazio vinca e sono fiducioso per diversi motivi: potremmo sorpassarli, non lo vinciamo da un po' e perché i biancocelesti giocano meglio".

Quali avversari avresti voluto affrontare nel derby?

"Avrei voluto affrontare tanti avversari nei derby, ma sopratutto i romani dell'altra sponda. I miei derby personali lì ho disputati con altre maglie. Purtroppo non ho mai segnato alla Roma. Però ho fatto l'assist a Negro in un Siena-Roma che terminò 3-2 per i toscani".

Tuo figlio Manolo tifa Lazio?

"Mio figlio è laziale come me, appena è nato gli abbiamo trasmesso la nostra fede. O tifava Lazio oppure non giocava a pallone (ride, ndr)".

Avresti gestito bene la tensione per il derby?

"Dipende da persona a persona. Il carattere di ognuno di noi è diverso, ma io ho giocato anche per la salvezza. Con la maglia della Lazio avrei spaccato il mondo. Magari avrei gestito bene la tensione. Il sogno era sempre quello di affrontare la Roma, se fosse scappata una rissa mi ci sarei buttato (ride, ndr)".

Sullo striscione esposto ieri a Formello:

"C'ero anche io ieri a Formello, la frase è stata pesante. Ma il succo il calciatore l'ha capito: massimo impegno ed onorare la maglia. Spero vivamente che lo facciano vedere domenica".

Credi che questa carica dei tifosi possa creare pressioni ai giocatori?

"Avere 5mila tifosi che ti caricano è una cosa positiva. Loro sono professionisti, sicuramente gli farà bene".

Consigli tuo figlio Manolo per il suo processo di crescita?

"Mi parlano spesso di mio figlio, io dico la verità : cerco non di consigliarlo mai a livello tecnico perché ci sono persone preposte a farlo crescere. Credo che mio figlio dovrà fare il mio stesso percorso difficile che ho dovuto fare io per diventare giocatori. Siamo dei lottatori. I miei figli non sono figli d'arte. Sono figli di un gregario che ha dovuto lavorare tantissimo e ne è uscito vincitore".

Il confronto: meglio la difesa della Lazio o quella della Roma?

"Attualmente io preferisco la difesa della Lazio, so benissimo che quando de Vrij un mesetto fa giocava speravamo tutti che non si facesse mai male, perché pensavamo di non avere un sostituto. Ora siamo più forti perché abbiamo scoperto Wallace. Siamo consapevoli che non c'è solo de Vrij, ma abbiamo anche il brasiliano su cui possiamo fare affidamento".

Quanto pesa l'assenza di Salah per la Roma?

"Salah è una grandissima perdita della Roma: è come se alla Lazio viene a mancare Keita o Felipe Anderson".

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