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Solo Maestrelli-Eriksson meglio di Petkovic

La differenza tra queste tra Lazio: quella di Petkovic, quella di Maestrelli e quella di Eriksson

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LAZIO-PARMA petkovic 9

E chi si aspettava un secondo posto così? Nemmeno Lotito credeva che tutto questo potesse accadere davvero, ma è colui che se la gode di più adesso perché Petkovic è un suo uomo, una sua scelta criticata da tanti che adesso devono solo chiedere scusa per le propria igonoranza calcistica. Come riporta Il Corrieredellosport.it, questa è la vittoria di Lotito e di Petkovic. Di un allenatore garbato e gentile  che ha creato una Lazio che comincia a far paura. Difesa granitica che non subisce gol da 294′, centrocampo lucido e ragionato in mezzo orchestrato da Ledesma e Hernanes con fasce veloci e rapidi e lì davanti il totem Klose. La Lazio è una squadra che agisce nell’ombra, che controlla senza che te ne accorgi, che colpisce improvvisamente, e che sa gestire e capitalizza. È una Lazio che non fa sconti a grandi e piccole, in casa e ora anche in trasferta. È una Lazio non può più nascondersi visto che è in corsa Champions, ma va avanti  anche in Europa League e in Coppa Italia. Ma non finisce qua. Il passo della Lazio è in linea con i migliori risultati della sua storia, appena un gradino al di sotto delle due squadre che hanno conquistato gli scudetti del 1974 e del 2000. Questa Lazio di Petkovic sembra somigliare molto di più a quella di Tommaso Maestrelli che come il Bosniaco veniva da tanto lavoro in formazioni di seconda fascia. Ma era una Lazio che aveva in Long John il trascinatore di un gruppo affiatato, che aveva i suoi punti di forza nelle parate di Pulici, nei tackle di  Wilson e Oddi, nella fredda regia di Frustalupi, nelle fughe sulle fasce  di Martini e Cecconi e nelle giocate di classe di D’Amico. Quella di  Eriksson era uno squadrone con un centrocampo da favola con Stankovic, Almeyda, Veron e Nedved (e per gradire Simeone in panchina), una difesa insuperabile e piena di classe competa da Nesta e Mihajlovic e con Marchegiani in porta; in attacco i gol di Salas e le intuizioni geniali di Mancini. La Lazio di Lotito ha questi due punti di riferimento gloriosi alle spalle: ma questa squadra può battersi fino in fondo almeno per un posto Champions. Intanto se batte il Cagliari Petkovic tocca quota 39 punti e raggunge lo stessso bottino della Lazio scudettata di Eriksson. Un bel regalo nella calza della befana

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