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BAZZANI inguaia GATTUSO e MAURI

LA GAZZETTA DELLO SPORT (F. Ceniti/D. Romani) – Dichiarazioni pericolose quelle rilasciate de Francesco Bazzani al giudice Salvini, in contrasto con quelle dell’ex centrocampista milanista e che complicano la situazione del capitano laziale…

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – E’ stato interrogato ieri dal gip Guido Salvini, il mister X dell’inchiesta Calcioscommesse Francesco Bazzani. Come riportato da “La Gazzetta dello Sport“, c’erano da chiarire i moltii contatti con giocatori e la sua frequentazione di stadi e centri di allenamento. L’ipotesi della Procura era esposta nell’ordinanza che ha condotto in carcere il bolognese: il Civ reperiva informazioni sui risultati tramite le amicizie nel mondo del calcio, le rivendeva e se poteva contribuiva a manipolare le gare. La difesa ha escluso la parte legata a combine e mercato dei tarocchi, confermando la parte più scomoda per i calciatori: le dritte avute erano funzionali alle scommesse. Il giudice Salvini ha preferito chiudere rapidamente l’interrogatorio di garanzia, per permettere al pm di Martino di condurre quello investigativo. Bazzani sarà così ascoltato il 30 dicembre, e visto la contraddizione della sue parole con quelle di Gattuso, ecco che anche l’ex milanista sarà convocato presto. Il Civ ha spiegato di essere «amico» di Gattuso, negando di avergli mandato sms per avere magliette o biglietti, lo scopo dei messaggi era altro. Lo scopo lo spiegherà al pm, ma già così la situazione è caotica. Si è definito uno scommettitore abituale, e proprio di questo parlava nelle conversazioni private. Come quella con Mauri. Non sono passate inosservate al pm le frasi che Bazzani ha dedicato a Stefano Mauri: “Certo che ci siamo parlati; è stato Brocchi a presentarmelo. Poi nel maggio 2011 ci sentivamo al telefono. Qualche volta chiamava lui, altre io. Le conversazioni erano sempre dello stesso tenore: scommesse da fare su partite di calcio”. E’ stato a questo punto che l’interrogatorio è stato stoppato e gli approfondimenti rinviati al pm: la questione è diventata troppo importante per l’inchiesta. Mauri si era difeso a Cremona sostenendo di utilizzare la scheda intestata a Samanta Romano pere delle scommesse lecite su Nba e tennis nei giorni caldi di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, che la Procura considera manipolate anche grazie alla collaborazione del laziale. Ora, il centrocampista biancoceleste si trova per la prima volta a fronteggiare un’accusa diretta: colloqui pericolosi nei giorni di due gare sospette.

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