In EUROPA è vera LAZIO. Cancellato il BORUSSIA

Pubblicato 
venerdì, 22/02/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

LAZIO-BORUSSIA festa fine partita

IL MESSAGGERO - RASSEGNA STAMPA - (G. De Bari) - Dopo dieci anni la Lazio approda nuovamente agli ottavi di una competizione europea, dove affronterà gli altri tedeschi dello Stoccarda. Lo fa con merito, forza e facilità, ammansendo in fretta le velleità di un avversario modesto per un palcoscenico internazionale importante. Una qualificazione ipotecata all’andata, messa in cassaforte subito, grazie a un’intuizione di Candreva, lesto nel rubare palla al pachidermico Dominguez e battere il portiere in uscita. Davanti a oltre 8 mila tifosi, il Borussia delude, confermando una pochezza tecnica da rabbrividire e carenze in ogni reparto. In una gara da vincere assolutamente, per sperare di superare il turno, la formazione di Favre, riesce a effettuare il primo tiro in porta solo al 66’, con Marchetti che blocca su Stranzl. Per la Lazio, decisa a cancellare la figuraccia di Siena, è un successo corroborante, che ne rinfranca le aspirazioni europee e che scaccia le paure, in attesa di conferme in campionato. Petkovic torna alla difesa a 4, preferendo Cana a Ciani, e la squadra ritrova la propria identità e la sicurezza smarrite in qual che occasione. Niente di straordinario sul piano dello spettacolo, però appare compatta, pressa alto, gestisce con agio il possesso palla, sfrutta il continuo lavoro sulle fasce. Soprattutto su quella destra, dove imperversano Konko e Candreva, pronti ad attaccare la profondità, dettando il passaggio. Ledesma dà equilibrio in mezzo al campo e ha sempre un compagno smarcato sul quale appoggiarsi, Hernanes può muoversi con maggiore libertà, il gioco decolla raramente ma basta per trascorrere una serata tranquilla. Il raddoppio è opera del dinamico Gonzalez, bravo a inserirsi per ribattere in rete una corta respinta di Ter Stegen, su un forte diagonale di Radu. Sul 2-0 il Borussia sparisce dai radar di una sfida nella quale non è mai protagonista. Lento, incapace di alzare i ritmi e di sviluppare una manovra articolata, quasi rassegnato al destino, contro un avversario decisamente superiore per cifra tecnica e organizzazione di gioco. Per i biancocelesti l’incontro assume i contorni di un proficuo allenamento, si limitano a controllare la partita, amministrando il vantaggio senza rischiare. Bravi ad accorciare le distanze, a recuperare palla, a chiudere ogni varco, a proteggere l’area con presenza e personalità. Nel finale la Lazio concede qualcosa e Marchetti è chiamato a un paio di interventi, che giustificano la sua presenza. L’unico vero brivido, però, lo corre su una girata di testa di Hanke, a 3 minuti dalla chiusura. I tifosi tedeschi, nonostante la netta sconfitta e l’eliminazione, cantano e fanno grande festa ai propri calciatori: quella di Roma resta comunque una bella scampagnata, mentre il popolo biancoceleste ritrova il sorriso dopo la figuraccia di Siena. Una bella serata per la Lazio, entrata tra le migliori sedici formazioni, scortata da ottime credenziali in vista del doppio confronto degli ottavi con lo Stoccarda. Così come sono buone le possibilità di continuare l’avventura anche ora che si entra nella più calda e decisiva. Lo Stoccarda dispone di un bagaglio tecnico migliore del Borussia ma sempre inferiore a quello della Lazio, unica imbattuta in Europa League.

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