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JUVE-LAZIO. PETKOVIC contento a metà

IL TEMPO – Petkovic felice solo per il punto: “Ma non siamo mai stati propositivi. Ringrazio Marchetti per averci salvati. Ore pensiamo al Tottenham”…

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IL TEMPO – Petkovic felice solo per il punto: “Ma non siamo mai stati propositivi. Ringrazio Marchetti per averci salvati. Ore pensiamo al Tottenham”…

RASSEGNA STAMPA – (L. Salomone) – Si accontenta ma non gode. La sua Lazio riporta a casa un punto fondamentale per la classifica. Il gioco però non si è visto, nemmeno un tiro in porta, mai una ripartenza insomma una prova dignitosa in difesa modesta in attacco. Petko lo sa e non si nasconde: “Non sono felice, certo non sarà facile per altre squadre uscire da questo campo con un risultato positivo, però dovevamo fare di più. Non siamo stati mai propositivi, di sicuro per i grande meriti dei nostri avversari”. Smorza anche la polemica sugli insulti che una parte della tribuna gli ha riservato al triplice fischio dell’arbitro Orsato: “Erano scontenti della nostra prestazione, i tifosi bianconeri non hanno visto una grande partita, ci può stare. Ho le spalle larghe, sono abituato a queste cose”. In realtà sul campo come mostra la televisione ha risposto in modo veemente al grido “tornatene in Bosnia” piovuto dal settore in teoria più calmo dello stadio. La risposta “stai zitto, vieni giù a dirmelo”, conferma la grinta dell’omone bosniaco che non si tira indietro di fronte a nulla. Discorso chiuso prima ancora di nascere, meglio tornare sulla partita: “Abbiamo sofferto troppo – spiega Petkovicsoprattutto c’è mancata la capacità di ripartire per mettere in difficoltà la difesa della Juve. L’ho già detto, dovevamo fare di più anche se i ragazzi vanno comunque elogiati per l’impegno e la voglia di non subire gol. Hanno lottato sempre, questo è molto importante”. Non cerca scuse anzi rincara la dose con i complimenti al suo portiere decisivo in almeno tre occasion. “Rigrazio Marchetti – dice Petkoha giocato una partita fantastica. Lui è un grande numero uno, sono sicuro che, se continua a questi livelli, sarà richiamato in Nazionale. Se lo merita perché sta confermando tutto il suo valore”. Non gli va giù, la difesa a oltranza della sua Lazio, non gli è proprio piaciuta: “Negli ultimi tempi avevamo subito qualche rete di troppo ma non dovevamo stare così bassi. Bisogna riconoscere anche i meriti degli avversari: i bianconeri sono troppi forti e noi ci abbiamo creduto troppo poco per metterli in difficoltà. Però, va elogiata la tenuta atletica dei miei”. Nella ripresa ha prova ad inserire Ederson per guadagnare campo ma senza risultati confortanti: “Il brasiliano ha aumentato la qualità del nostro gioco anche se era la partita meno indicata per le sue caratteristiche. Lui è più offensivo di Hernanes ma quando è entrato al posto di Brocchi era difficile dare di più”. Chiude con la certezza di aver ritrovato il cuore della sua Lazio. “Dopo la batosta di Catania ci siamo guardati in faccia, abbiamo vinto col Panathinaikos, con la Roma e pareggiato qui. Ora pensiamo al Tottenham, giovedì possiamo conquistare la qualificazione ai sedicesimi”.

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