Le lacrime di SIGNORI icona finita in manette

Pubblicato 
mercoledì, 18/12/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

SIGNORI Giuseppe 00

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO - Gattuso l'ultimo di una lunga lista: Conte e Mauri nel 2012, Doni nel 2011, ma il primo uomo-copertina dell'inchiesta di Cremona è stato Beppe Signori. Dalle stelle alle polveri, l'ex stella di Lazio, Bologna e Foggia è ancora in attesa di giudizio, come tutti gli indagati, ma il tribunale del Tnas ne ha confermato la radiazione. L’unica frase strappata telefonicamente all’ex centravanti dopo che la notizia dei suoi arresti domiciliari era ormai di dominio pubblico era stata "Abbiate pietà", sbattuto in prima pagina insieme ai primi arresti.  Portato in questura e scortato a casa per i domiciliari, lì è rimasto per 15 giorni prima di indire una conferenza stampa per spiegare con la sua innocenza con le lacrime agli occhi. Signori è considerato dagli inquirenti "l’elemento centrale del gruppo dei bolognesi", così “Mister 200 gol” finisce nel fango, lontano anni luce dalle giornate di gloria che aveva vissuto quando ancora indossava le scarpe da gioco. Per qualche mese Signori è sparito dalle cronache del calcio scommesse, ieri però le luci dei riflettori si sono riaccese anche su di lui. Colpa delle telefonate con Francesco Bazzani, alias il CIV, suo grande amico. Una marea di chiamate "3.000 contatti telefonici", dice l'ordinanza di custodia cautelare di Mister X. Troppi anche per le amicizie più cementate. Bazzani viene definito da Erodiani in vari interrogatori "uomo di fiducia di Signori". E Beppegol è di nuovo al centro dell’incubo, a distanza di due anni e mezzo da quella primavera del 2011.

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