Le pagelle del 2013

Pubblicato 
martedì, 31/12/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Tra poche ore si chiuderà ufficialmente il 2013, un anno dai toni contrastanti. Amari in campionato, bilanciati però da quelli dolcissimi della Coppa Italia e dalla comunque bella avventura in Europa League, finita ai quarti. Sull'edizione odierna del 'Tempo' leggiamo le pagelle di tutta la Lazio stilate dal quotidiano.

Marchetti 6.5

Nei primi sei mesi trascina la Lazio a suon di miracoli attirando persino l’attenzione del Barcellona. Poi smarrisce la forma e commette qualche errore di troppo.

Berisha 6

Arrivato a fine estate dopo una querelle con ilChievo (ancora sotto i riflettori dell’Uefa), l’albanese ha collezionato tre presenze in Europa, con un solo gol incassato e qualche uscita spericolata.

Biava 6.5

Trentasei anni e non sentirli. Il centrale lombardo è ancora oggi il miglior difensore biancoceleste malgrado una caviglia claudicante che lo ha tenuto fuori a lungo.

Dias 5.5

Rimasto a Roma per l’ingaggio milionario, frenato dagli acciacchi dell’età:solo 7 presenze in questa stagione e una sicurezza smarrita.

Cana 6

Presentato come alternativa per il centrocampo, Petkovic lo ha spostato in difesa ottenendo risultati alterni: ottime prestazioni (derby di Coppa) e disattenzioni pagate a caro prezzo.

Ciani 5.5

Aveva chiuso il 2012 regalando alla Lazio una qualificazione ai quarti diCoppa Italia poi rivelatasi preziosa.Troppo spesso incerto, manca ancora il salto di qualità.

Novaretti 5.5

Il nuovo «titolare» della difesa scelto da Tare non ha fatto peggio dei compagni più utilizzati, ma non ha risolto i problemi della Lazio.

Konko 6

Quando gioca, lo fa spesso in modo egregio. Ma è ancora troppo condizionato dai problemi fisici.

Cavanda 5

Sei mesi da epurato, poi il rinnovo, un posto da titolare e un buon avvio di stagione. Ma si smarrisce troppo presto.

Radu 7

Un anno poco fortunato, dalla frattura al naso all’infortunio al ginocchio. Quando è in campo, però, dimostra perché la Lazio non può fare a meno di lui.

Vinicius sv

Quattro mesi e zero presenze: oggetto misterioso.

Pereirinha 5.5

Buona tecnica ma muscoli troppo fragili: l’esterno portoghese non è ancora riuscito ad affermarsi.

Ledesma 6.5

Sei mesi da condottiero in una Lazio già orfana degli insostituibili Mauri e Klose, una Coppa vinta da capitano, poi tanta, forse troppa panchina per l’arrivo di Biglia.

Biglia 6

Un paio di mesi difficili, poi prende in mano il centrocampo laziale: sicuramente l’acquisto migliore firmato dal ds Tare.

Gonzalez 6.5

Insostituibile nella prima parte dell’anno, protagonista del trionfo in Coppa Italia da mediano, esterno di centrocampo e persino terzino. Se negli ultimi mesi ha perso il posto, però, è anche colpa sua.

Onazi 6.5

Da promessa della Primavera a titolare della prima squadra, una ascesa più rapida del previsto.

Hernanes 5

Un anno deludente, una flessione inaspettata dopo gli ultimi entusiasmanti mesi del 2012: il Profeta ha smarrito la via e il gioco della Lazio ha perso la luce.

Candreva 7

Con Hernanes in caduta, Mauri e Klose fuori gioco, sin dai primi mesi dell’anno il romano ha preso in mano la Lazio: qualche volta gioca da solo, ma troppo a lungo resta l’unica luce nel buio biancoceleste.

Lulic 6.5

Resterà per sempre l’eroe del 26 maggio: un trionfo meritato ma festeggiato forse troppo, visto il calo degli ultimi mesi.

Mauri 6

Un anno difficile,cominciato con una maldestra distorsione alla caviglia. Dà il suo contributo nella finale di Coppa Italia prima della squalifica per il calcioscommesse.

Ederson 5

Finalmente ristabilito dal punto di vista fisico, ancora deludente in campo. Neppure la maglia numero 10 ha risvegliato il brasiliano.

Felipe Anderson 5.5

Buone qualità e un ambientamento difficile: il secondo acquisto più caro dell’era Lotito non è ancora riuscito a mostrare il suo valore.

Klose 5.5

A lungo infortunato, forse già concentrato sul Mondiale 2014: l’attaccante tedesco ha reso meno degli anni precedenti.

Floccari 5.5

Comincia il 2013 alla grande stendendo la Juve nella semifinale di Coppa Italia, poi si perde: 4 gol in Europa non bilanciano le troppe prestazioni deludenti.

Perea 5

Bloccato a febbraio ma acquistato solo a settembre per il mancato arrivo di Yilmaz: 15 presenze e 2 gol ma è ancora acerbo per l’Italia.

Keita 7

Prima trascina la Primavera al tricolore, poi conquista un posto da titolare in prima squadra a tempo di record. Qualità tecniche e fisiche indiscutibili, Reja deve aiutarlo nella crescita mentale.

Petkovic 5.5

Dalla gloria all’esonero. Vince la Coppa e fa bene in Europa ma in Italia è un disastro.

Lotito 5.5

Mette in bacheca il terzo trofeo ma il mercato estivo diretto da Tare non ha convinto.

 

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