Razzismo tra buffetti e stangate: Juve graziata, Lazio senza stadio

Pubblicato 
martedì, 12/03/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti
(Getty Images)

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Il pugno duro è una promessa non mantenuta, l’Italia continua a combattere la sua guerra al razzismo a colpi di cerbottana. Ieri, solo quattromila euro di multa alla Juventus per lo spettacolo indegno col Catania. I tifosi juventini ce l'hanno sempre e dovunque contro i meridionali e anche questa volta non è mancato qualche coro . Lo Juventus Stadium, già diffidato ha rischiato la squalifica ma il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha punito il club bianconero per un «coro ingiurioso», al 4’ del primo tempo, «contro un calciatore di altra società». Ingiurioso e non razzista. La Lazio è stata multata, inoltre, di 10mila euro per lo striscione in cui i suoi ultrà davano del “maiale” a Platini: due volte e mezzo più grave che offendere Balotelli. Il Genoa di 30mila euro per cori contro SuperMario, in campo a Marassi, costituenti «espressione di discriminazione razziale». Il guaio è che quando si esce fuori dalle mura "amiche" le cose cambiano. Non funziona così all’Uefa. Infatti, poco dopo, la società biancoceleste cercava di discolparsi dalla sentenza Uefa riguardo alle due giornate di squalifica nelle coppe europee dell'Olimpico.  Nulla da fare, la sentenza di primo grado è stata confermata confermando anche la multa di 40mila euro.  In Italia sono stati finora puniti 24 casi di razzismo per 319mila euro di multa ai club di A. La Juventus è a quota 8 multe e 91mila euro: anche qui è irraggiungibile. In Europa, solo la Lazio ne ha già pagati 220mila e starà senza pubblico. Ieri, il Livorno è stato deferito per i cori razzisti di ottobre col Verona, mentre gli allievi dell’Orlando hanno lasciato il campo contro il Venturina per offese a un giocatore di colore. Il club avversario nega.

 

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