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RASSEGNA STAMPA

“Senza tifosi non c’e’ Lazio, e ora altri colpi per ripartire”

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO (F.Patania)- Quattro ex laziali dicono la loro sul rapporto tifosi-società e sulla scelta del nuovo tecnico…

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- La Sardegna sembra essere la meta privilegiata degli ex laziali e il Corriere dello Sport (F.Patania) ne ha approfittato per sentire alcuni di loro sul presente e sul futuro del club biancoceleste. Alla domanda sulla possibilità di ricucire il rapporto società-tifosi, gli intervistati hanno risposto:

PANCARO: «Per il bene della Lazio è giusto che questo problema si risolva. Lotito ha fatto un passo verso i tifosi. Penso che i tifosi dovrebbero provare a dargli fiducia. Per ripartire davvero ci vuole che tutte le componenti remino nella stessa direzione. Bisogna riuscirci per il bene della Lazio. Se non accadesse sarebbe un handicap per il nuovo allenatore».

MARCOLIN: «Gli acquisti di Parolo, Basta e Djordjevic sono buone premesse. Il 12 maggio ero all’Olimpico e ho visto la gente sfogare una gioia soffocata dalle sofferenze degli ultimi mesi. Il tifoso vuole che la società costruisca una squadra competitiva e se si rende conto che si va in una certa direzione è pronto ad accompagnare la squadra».

SERENI: «I tifosi sono importantissimi a prescindere dal rapporto con la presidenza. Servono alla Lazio. Senza il supporto dei tifosi, non ci può essere una grande squadra. Io ho giocato negli ultimi tempi d’oro della Lazio, ricordo una tifoseria unita e coalizzata, sempre vicina ai giocatori. Se si riuscisse in qualche modo a mettere da parte i rancori, tutti ne trarrebbero vantaggio. Sarebbe la cosa più intelligente».

GREGUCCI: «Vedo che Lotto sta cercando di inviare dei messaggi di collaborazione. Bisognerà vedere se alle parole ci sarà un seguito. Se allestisci una squadra competitiva, queste sembrano le intenzioni, i laziali poi ti seguono, come hanno sempre fatto. Se vuoi raggiungere degli obiettivi, la proprietà, il settore tecnico e la tifoseria devono andare in una sola direzione».

Chiamati poi a commentare la scelta del nuovo tecnico, gli ex laziali hanno detto:

PANCARO: «Da simpatizzante della Lazio, sono contento che la scelta sia ricaduta su Pioli. Mi piace molto. E’ una persona seria, un allenatore molto preparato e competente, le sue squadre hanno sempre dimostrato di possedere un’idea di calcio e in questi anni ha maturato l’esperienza giusta per poter reggere le pressioni. E’ l’uomo giusto per ripartire».

MARCOLIN: «Mi piace molto. Pioli è un allenatore moderno, ha fatto la gavetta, sapendo adattarsi alle qualità e alle caratteristiche dei suoi giocatori. Si vede il lavoro negli automatismi difensivi delle sue squadre e una buona organizzazione nella fase offensiva. E’ l’occasione giusta, era pronto a sfruttarla. Per la prima volta potrà guidare un grande club, troverà una squadra affamata. Saprà motivarla. E poi Pioli è una persona equilibrata. Non lo sentirete mai dire oggi che la Lazio è da Champions e dopo pochi giorni che deve pensare a salvarsi».

SERENI: «Dovrà gestire un impatto forte con la realtà della Lazio. Sinora ha allenato club meno importanti. Roma non è una piazza semplice, c’è da gestire un ambiente complesso, le pressioni sono elevate».

GREGUCCI: «Pioli è un ottimo professionista, un ragazzo serio, di poche chiacchiere e di molto lavoro. Si tufferà con entusiasmo nell’avventura, pronto a sfruttare l’occasione per dimostrare che è un allenatore di primo livello. Ha la possibilità di consacrarsi tale a Roma con il supporto della società. Gli mando un “in bocca al lupo”, perché se lo merita e perché allenerà la mia squadra del cuore. Essendo un amico, lo faccio ancora con maggior convinzione».

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