SERIE A. LAZIO-PESCARA. Bergodi gioca in 'casa' ma ha fuori mezza squadra

Pubblicato 
lunedì, 25/02/2013
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

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IL MESSAGGERO - RASSEGNA STAMPA - (O. D'Angelo) - Missione impossibile. Bergodi è talmente tanto concentrato sull'emergenza del suo Pescara, che quasi non si è accorto di essere arrivato alla vigilia della sua partita del cuore. Per il tecnico di Bracciano, la Lazio è metà della vita, della carriera, delle gioie del calcio. L'altra metà è il Pescara. Ma i sette anni biancocelesti non si scordano. La fascia da capitano e il secondo posto nemmeno. "Le emozioni me le porto dentro, anche se sono annacquate, purtroppo, dalla situazione che vivo attualmente con il Pescara. A Roma ho passato sette anni, da capitano della Lazio, e ho ricordi belli. Ma pagherei per fare punti a Roma", dice Bergodi. E poi passa alla Lazio di oggi, quella di Petkovic: "Una squadra dinamica, che ho visto giocare molte volte finora. La loro forza è attaccare con molto uomini e sfruttare al massimo le palle alte. Il gioco passa attraverso Ledesma: è la guida della squadra, un giocatore che conosco molto bene dai tempi di Lecce, sa giocare bene sul corto e sul lungo. E' importante tenerlo sotto controllo. Qualcosa abbiamo studiato in questi giorni per arginare le loro qualità". Il Pescara però è ridotto all'osso: diciannove i convocati, ma solo perché il tecnico ha voluto portare con il gruppo anche Gaetano D'Agostino, reduce da un infortunio all'adduttore e difficilmente utilizzabile questa sera. "Vedremo se è il caso di rischiare perché si è sempre allenato a parte o ha fatto differenziato". Nella notte degli ex (con l'allenatore anche Zauri, titolare sulla sinistra, e il team manager Vincenzo Zucchini) c'è anche la prima apparizione di Sculli: "Ha fatto tre settimane di lavoro ed è pronto". Abruzzesi in netta difficoltà e alle prese con i primi tormentoni sullo Zeman-bis. "E' stata una settimana difficile, iniziata in un clima non ideale, poi la squadra si è ritrovata con il passare dei giorni. L'unico modo per andare avanti e continuare a lottare è farsi scivolare addosso le polemiche e le critiche. Ci siamo parlati negli spogliatoi". In campo invece il Pescara si abbottonerà per ripararsi dalle folate biancocelesti: difesa a cinque e tanta voglia di strappare almeno un punticino per il morale.

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