Il retroscena. Moggi: "Nedved voleva restare alla Lazio, ne era innamorato"

Pubblicato 
venerdì, 13/10/2017
Di
Redazione
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LAZIO JUVE NEDVED MOGGI - "Avevo già un accordo con Cragnotti, però Pavel non lo sapeva. Mi disse di voler restare alla Lazio, era innamorato del verde e dei campi da golf dell’Olgiata. Lasciai passare un paio di settimane e gli telefonai a Praga: gli spiegai che i campi da golf, bellissimi, c’erano anche al parco della Mandria, dove risiedeva il dottor Umberto Agnelli, e l’invitai almeno a visitarli in segreto, per poi decidere. Sparsi la voce tra i giornalisti, all’aeroporto c’erano fotografi e telecamere, a Roma si venne a sapere del blitz. Sono felice di aver contribuito, anche attraverso quel sotterfugio, a costruire l’avvenire di un ragazzo eccezionale".

IL RETROSCENA - A parlare è Luciano Moggi, dg bianconero nel 2001, che nella sua biografia svela il retroscena dell’acquisto di Pavel Nedved, inizialmente ricalcitrante al trasferimento e poi rapito dalla Juve e da Torino.

CON LA LAZIO - 207 le gare disputate dal ceco con la Lazio dal 1996 e per 5 stagioni: arrivò dallo Sparta Praga e il presidente Cragnotti lo pagò 9 miliardi. Sette i trofei biancocelesti (1 scudetto, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea, 2 Coppa Italia e 2 Supercoppa di Lega) vinti da Pavel prima di lasciare la Capitale nella quale, forse, sarebbe voluto rimanere un altro po'.

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