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Savini, ag. KEITA:”Hernanes?Lo hanno sostituito alla grande”.

NOTIZIE SS LAZIO – “Lotito?E’ molto particolare, ma ad oggi non posso lamentarmi”…

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NOTIZIE SS LAZIO – Ulisse Savini, procuratore del giovane talento Keita, intervenuto ai microfoni di RadioRadio esprime la sua opinione nei riguardi della società, della squadra biancocelesti e del giocatore:

Parlammo in tempi non sospetti di questo ragazzo, oggi intorno a lui c’è un’aria diversa o no?

“Sì, dopo la partenza di Hernanes. Si stava un pò in trepidazione perchè non si sapeva come potesse reagire il ragazzo, data questa responsabilità di essere quello che doveva sostituire Hernanes. Io questi dubbi non ne avevo. Il ragazzo lo conosco bene ci ho parlato prima della partita, era molto carico, sapeva che aveva buone possibilità, poteva andar bene, poteva andar male. Ma penso che se la sia giocata al meglio”.

Sono piaciuti il gol e le giocate, però devo dire che nell’assist con Candreva si è acceso qualcosa anche nell’esultanza dei due, era come se si fosse vista la consapevolezza di questa responsabilità.

“E’ andato via l’uomo che aveva più qualità di tutti. Ed è normale che poi ci sono Candreva, Keita, Ederson, sono questi i giocatori che hanno qualità. E’ normale che giocare dall’inizio in una posizione che occupava Hernanes, dovevi naturalmente sostituirlo. Stando con Candreva, ho un’immagine di due ragazzi che lo hanno sostituito alla grande”.

Perchè Keita dovrebbe sostituire Hernanes? Keita è Keita. Non deve sentire il peso della partenza di Hernanes, ma fare al meglio quello che sa fare.

“Assolutamente. Hernanes e Keita sono giocatori molto diversi. Keita nella Lazio di Reja, nel 4-2-3-1 prende la posizione che copriva Hernanes. Ma sono due persone completamente diverse. Hernanes è un giocatore che si accentra e Keita è un esterno d’attacco. Fa quello che fa Candreva dall’altra parte. Ovviamente da quando è andato via Hernanes gioca Keita. E si aspettano da lui quello che faceva Hernanes, anche se è completamente diverso, è un giocatore con le sue caratteristiche”.

Come vi ponete sia lei che la società nei confronti del giocatore. In questo momento iniziano a farsi i titoli sui giornali. Quali sono gli obiettivi e i programmi per cercare di proteggere questo ragazzo e farlo crescere nella maniera giusta?

“Sì, assolutamente sì. Questa cosa la ricordo tutti i giorni. Conosco Roma e la pressione mediatica. Già contro il Napoli. E’ successo che non stava benissimo. Adesso mi fa piacere si sia ripreso. Per la società credo che l’intento sia quello di fargli leggere il meno possibile i giornali”.

Corre come Micheal Johnson.

“E’ una sua caratteristica particolare. E’ una postura che ha sempre avuto anche nel Barcellona. Correva in quella maniera. Conosco la sua famiglia e gli altri fratelli calciatori, corrono tutti quanti più o meno nella stessa maniera”.

Se lo dovessi paragonare ad un grande del calcio?

“Tutti quanti dicono Cristiano Ronaldo. Secondo me no. Sinceramente a paragonarlo faccio fatica, perchè è un giocatore molto particolare. Io mi ricordo il primo Nanì quando esplose nello Sporting Lisbona e lo acquistò il Manchester United, ci assomiglia molto secondo me”.

Diversi giocatori, alla fine del calciomercato, hanno detto no alla Lazio. Il procuratore di Verratti ha detto: “E’ quasi impossibile fare mercato con il presidente Lotito, perchè conduce le trattative in maniera grottesca”. Il mondo calcistico vede così di malocchio il presidente Lotito?

“Io sono un caso a parte. Lotito è molto particolare. Conclude le trattative in maniera grottesca, lo fa di notte e non di giorno. Nelle trattative crea una discussione abbastanza forte. Io ho avuto, come sapete una serie di battibecchi, ma ad oggi con il presidente ho un buon rapporto, perchè ci siamo chiariti e un pochino capiti. Non ne posso parlare in maniera così negativa. E’ ovvio che chi ha avuto un primo approccio con lui, paragonandolo agli altri presidenti delle altre società subisce una specie di trauma. Per cui ci si deve un pochino abituare. E’ una persona che conduce trattative in maniera diversa, è un osso duro dal punto di vista economico e della discussione. Keita ha un contratto sino al 2017, quindi è difficile che si possa parlare di rinnovo sino al 2016. Penso che oggi percepisce lo stipendio che è giusto che un ragazzo abbia. Qualora la Lazio decidesse di aumentare lo stipendio, è chiaro che non ci sarebbe problema. Per ora va bene così. Ad oggi è un problema che non mi tocca, non lo aspetto, non lo voglio e non lo chiedo. Se mi viene dato se ne può discutere, ma in questo momento non la reputo una tematica da affrontare”.

Dal mercato di Gennaio, è emersa la sfiducia tecnica da parte di Hernanes. In riferimento al cambio di squadra ha parlato di obiettivi superiori rispetto alla Lazio. E’ questo un argomento che può creare smottamento tra gli altri giocatori?

“Secondo me, la Lazio è un’ottima realtà. Ci sono giocatori che comunque sono stati presi, comprati. E’ ovvio che la Lazio ha degli ingaggio che non posso andare oltre una certa cifra, anche per motivi economici. Nel momento in cui un giocatore ha un’occasione importante non se la lascia scappare. Oggi per me l’Inter non è meglio della Lazio. Sono anche l’agente di Icardi per l’Italia. Forse è meglio dal punto di vista salariale”.


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