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SCONTRI COPPA ITALIA. Lettere, fiori e sciarpe biancocelesti sul posto di lavoro di Ciro Esposito. E l’autopsia conferma che è stato colpito ad altezza uomo

Lo zio: “Non si faccia violenza nel nome di Ciro. Invitiamo a mantenere la calma, non vogliamo altra violenza, ma solo rispetto per Ciro”…

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NON SOLO LAZIO- Una pessima notizia ha scosso il mondo sportivo italiano e non solo. Si sono infatti aggravate in maniera preoccupante le condizioni di Ciro Esposito, tifoso del Napoli ferito gravemente negli scontri verificatisi a Roma in occasione della finale di Coppa Italia del 3 maggio. Il tifoso napoletano sarebbe clinicamente morto.

26 GIUGNO

Ore 19.10 – Si è conclusa, all’Istituto di Medicina legale della Sapienza di Roma, l’autopsia sul corpo di Ciro Esposito, il tifoso napoletano ferito prima della finale di Coppa Italia e deceduto ieri mattina. Lo ha riferito uno dei legali della famiglia del giovane, Sergio Pisani. L’esame, eseguito dal professor Costantino Ciallella insieme al consulente di parte Giuseppe Cenname, ha stabilito che la morte è avvenuta per un colpo di pistola sparato ad altezza d’uomo che lo ha raggiunto alla schiena. Sia la vittima che la persona che ha sparato erano in posizione eretta.
Come riporta Il Messagero.it nel corso dell’autopsia è stato anche estratto dal corpo di Esposito il proiettile, sarà verificato se proveniente dalla pistola recuperata. Causa della morte la lacerazione del polmone che ha portato ad un collasso multifunzionale progressivo. «Il dato che emerge dall’autopsia è che il proiettile è passato in mezzo alle costole per poi conficcarsi nella colonna vertebrale», ha dichiarato Pisani.
La promessa fatta da Giovanni Malagò è quella di intitolare a Ciro Esposito una borsa di studio. Oggi a Roma il presidente del CONI ha incontrato i familiari del tifoso napoletano morto ieri al Policlinico Gemelli. Come riporta adnkronos Malagò sarà domani a Napoli e terrà un’orazione al funerale del con rito evangelico, del ragazzo, che si terrà in Piazza Grandi Eventi a Scampia.

Ore 14.55 – All’indomani della morte del tifoso del Napoli, è stata apposta di fronte all’autolavaggio in cui lavorava   una gigantografia che lo raffigura. Sulla cancellata che ospita la maxi-foto sono state appese sciarpe della Lazio e del Catania oltre ad innumerevoli mazzi fiori e lettere di dedica. La più toccante ma forse anche la più controversa recita: “Ci hai insegnato a lottare e ad avere coraggio, Scampia ti ama

25 GIUGNO

Ore 20.10 “Apprendo con immenso dolore della morte del giovane Ciro Esposito. L’ennesima sconfitta dello sport nell’indifferenza totale dello stato. Mi stringo attorno alla famiglia e spero di non vedere scritte ignobili sui muri. Lasciamolo riposare in pace!!!”. Così Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, sul suo profilo Facebook esprime tutto il suo cordoglio per la scomparsa del tifoso napoletano.

Ore 15.30 – “La morte di Ciro Esposito ci spezza il cuore. In questo giorno di lutto la Società Sportiva Lazio è vicina alla famiglia e ai suoi cari, cui va tutta la nostra vicinanza. Dopo l’ennesimo dramma consumato in occasione di un evento sportivo, è altrettanto opportuno che le forze politiche ed istituzionali s’incarichino ora di elaborare un pacchetto di misure affinché gli stadi tornino ad essere luoghi sicuri e di partecipazione positiva, lontani anni luce dai messaggi di odio e di vendetta,da cui la stessa famiglia di Ciro ha preso nettamente le distanze “. Lo comunica il presidente LOTITO attraverso una nota ufficiale.

Ore 08.00 – Enzo Esposito, lo zio del giovane napoletano, ha lanciato un appello poco dopo la morte del nipote: “Non si faccia violenza nel nome di Ciro. Invitiamo a mantenere la calma, non vogliamo altra violenza, ma solo rispetto per Ciro“. Ora l’obiettivo della famiglia Esposito è “riportare Ciro al più presto a casa”. “Per noi adesso è il momento del dolore – ha aggiunto lo zio – ma stiamo lavorando per poter accelerare i tempi e ripartire per Napoli“. Bisogna avere però l’autorizzazione – spiega repubblica.it – visto che c’è un’inchiesta in corso e potrebbe essere richiesta un’autopsia. “Speriamo che almeno su questo ci sia un po’ di pietas umana e ci venga evitato un lungo strazio anche per tornare a casa”. L’uomo non nasconde un po’ di amarezza: “Mi aspettavo un po’ di vicinanza in queste settimane da parte delle istituzioni, ma non è mai arrivata salvo qualche eccezione come il sindaco di Napoli De Magistris” e ha ribadito: “Questore e prefetto di Roma devono dimettersi

ORE 7.20 –Ciro e’ morto e a Napoli proclamiamo il lutto cittadino.Per Ciro,per i familiari,per il nostro popolo.Per dire no al binomio calcio-violenza”. È il tweet del sindaco di Napoli Luigi De Magistris

ORE 7.00 –  CIRO ESPOSITO è morto stamattina. “Dopo 50 giorni di rianimazione intensa e protratta – si legge in una nota dell’ospedale ‘Gemelli’ – il signor Ciro Esposito è da poco deceduto per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali Il professor Antonelli a nome di tutto il personale del reparto esprime il profondo cordoglio e la vicinanza ai genitori di Ciro giovane in questo momento di intenso dolore per la perdita del proprio figlio”.

25 GIUGNO

AGGIORNAMENTO ORE 19.00 – A fare chiarezza sulle condizioni di Ciro Esposito, ecco quanto comunicato dal Prof. Massimo Antonelli, direttore del Centro di Rianimazione del Policlinico: “Ciro Esposito è cosciente ma sedato farmacologicamente. Le condizioni si sono ulteriormente aggravate nelle ultime 36 ore e i supporti vitali non riescono a tenere sotto controllo la funzionalità degli organi“. Come riporta l’Ansa, al Gemelli si sono recati in visita anche il padre e il fratello di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso l’11 novembre 2007 nei pressi dell’area di sosta di Badia al Pino.

AGGIORNAMENTO ORE 16.50 – Arrivano anche le parole dello Zio di Ciro, riportate dalla repubblica.it: È ancora vivo, anche se in coma irreversibile. Ci vuole un miracolo, di quelli possenti“. Il fratello Michele chiarisce Ciro non è morto, il suo cuore batte ancora

AGGIORNAMENTO 16.40 –  L’avvocato De Rosa, legale della famiglia Esposito ai microfoni di ‘Rai Sport 1’ ha affermato: “Le condizioni di Ciro sono attualmente critiche, lotta tra la vita e la morte, è in condizioni disperate ma ancora in vita. Siamo qui per pregare“.

ORE 16.23 – La famiglia di Ciro Esposito con un comunicato smentisce la morte del giovane tifoso del Napoli: “Siamo molto infastiditi dalle false notizie sulla morte di Ciro. Il suo cuore batte ancora anche se è in coma profondo, quindi, chi può pregare preghi per la sua salute. Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime ore, ma ci sentiamo di fare un appello ad evitare ogni forma di violenza nel nome e nel rispetto di Ciro Esposito“.

ORE 15.25 Ciro Esposito non ce l’ha fatta. Il tifoso napoletano si è aggravato nella giornata di oggi e, secondo quanto riportato da Repubblica.it, citando fonti della Questura dal Gemelli, il tifoso partenopeo sarebbe clinicamente morto, tenuto in vita solamente dai farmaci e dai macchinari.

ORE 14.24 – Causa dell’aggravamento, si legge in un’agenzia ANSA, è stata un’infezione polmonare anche derivata dalle numerose operazioni subite. Esposito è ricoverato al Policlinico Gemelli a Roma e sta ricevendo le visite dei parenti che stanno accorrendo nella Capitale. Anche le parole del legale del supporter partenopeo Angelo Pisani sono sconfortanti: “Siamo tutti più vicini a Ciro, più che mai. La partita più importante da vincere oggi è quella di Ciro contro la morte. Secondo quanto ho appreso dall’ospedale Gemelli il quadro clinico di Ciro ha subìto un fortissimo peggioramento e le condizioni del ragazzo sono gravissime. Alla famiglia dico più che mai non mollate”. 

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