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SILVAGNI: “Che onore la fascia da capitano! Siamo un gruppo fantastico, abbiamo fame di vittorie”

NOTIZIE LAZIO – Ecco le parole del capitano della Primavera Lorenzo Silvagni…

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NOTIZIE LAZIO – Dopo qualche gara in ombra è tornato in campo lo scorso sabato e subito è andato in gol. Perché Lorenzo SILVAGNI è uno di quelli che non molla mai, che esce dal campo con la maglia più sudati degli altri. Oggi, il capitano della Primavera è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per raccontare la sua avventura in biancoceleste.

Come ci si allena quando c’è la Nazionale

“Ci si allena con rammarico perché giorno dopo giorno diamo il massimo per poi dare il massimo anche in partita. Tutta via allenandoci su questi campi la voglia ti viene sempre, sono campi fantastici. I giardinieri hanno le mani magiche. E’ bellissimo allenarsi qui”

Sulla squalifica

“Ne devo parlare con il mister, ne ho prese due di ammonizioni. E’ vero che quella per proteste vale doppio.  Però la scorsa settimana non l’ho per protesta, forse dopo tre cartellini arriva la squalifica, ne parlero con il mister”.

Sulla fascia da capitano

“Essere capitano è un bell’incarico ma ho avuto come esempi Falasca e Serpieri che mi hanno insegnato molto dal punto di vista mentale, tattico e umano. Essendo capitano devi dare il buon esempio, cosa che non ho fatto nell’ammonizione per proteste. Devo migliorare sul punto di vista dell’emotività, mi scaldo subito. E’ difficile indossarla è un onore. Faccio parte di un gruppo fantastico, cercherò di onorarla nel migliore dei modi”.

Cosa è cambiato dallo scorso anno

“E’ cambiato tanto, molti giocatori sono andati a giocare da altre parti. Ci stiamo integrando bene con i nuovi, speriamo di affiatarci bene come l’anno scorso. Ma sono sicuro che ce la faremo”

Com’è stato alzare la Supercoppa da capitano

“Era il nostro primo obiettivo, è stato bello alzarla e vincere. L’anno scorso perdere era stata una batosta, rifarci subito è stato bellissimo. Non dico poi quanto è stata bella alzarla da capitano”.

La sera prima della partita di Supercoppa…

“Ero in camera con Pollace, ci siamo addormentati tardi. Era una partita troppo importante e l’abbiamo affronta nel migliore dei modi. Ogni pallone l’abbiamo affrontato come fosse l’ultimo della partita, in difesa e in attacco siamo stati bravi. Il giorno prima è stato pesante, non passava più. Non vedevamo l’ora di scendere in campo e al fischio d’inizio si è visto”.

Come si vive il giorno prima di questi match

“Si cerca di sdrammatizzare, anche se vuoi divertiti il tempo non passa. Sono giornate particolarmente tese, aspetti con  ansia il momento di scende in campo”

Vorresti rivivere queste emozioni?

“Vorrei riviverle subito! Ma dobbiamo andiamo avanti e non dobbiamo soffermarci si quello che abbiamo fatto, e concentrarci sui nuovi obiettivi”

Sul gol di sabato scorso

“E’ stato un bel gol. Nessuno se lo aspetterebbe, un bel gol grazie all’angolo di Murgia”

Ora sei difensore centrale

“Mi sto trovando bene visto che negli allievi giocavo difensore. La difficoltà è di tenere la linea, ma ci abbiamo lavorato molto e con l’aiuto di tutti ho dato il massimo”

Come sono i ragazzi del ’97?

“I’ 97 sono bravissimi, io ho legato con tutti. Siamo tutti affiatati, siamo un bel gruppo e ci divertiamo”.

Dove si può crescere?

“Nel risultato, nell’essere tutti uguali. Chi sta in panchina non deve sentiti isolato, ma parte della squadra. Così possiamo ottenere i risultati”.

Chi è entrato dalla panchina ha sempre dato il massimo

“Questo è la cosa migliore che ci trasmette il mister, siamo tutti uguali non ci sono titolari o fenomeni. Ognuno va trattato allo stesso modo e ne siamo consapevoli. In questo gruppo non conta chi segna ma come siamo arrivati a segnare. Il merito è sempre di tutti e non di uno in particolare

Anche quando si subisce gol

“L’errore è di tutto, ci rialziamo sempre. Dobbiamo lavorare ancora su questo ma siamo a buon punto”.

Il trofeo più importante che hai vinto?

“Lo scudetto, perché era il primo anno di primavera. E’ stato bello, eravamo un gruppo fantastico. Tanti ora sono ancora presenti nel nostro calcio, troppo forti e si è visto. Un’altra categoria.”

Rimpianti delle ultime final eight?

Il primo è non essere sceso in campo per le scelte del mister. Era come se stessi giocando, ero indemoniato. Avrei voluto dare di più, è l’unico rimpianto. Stare in campo in queste partite è tutto. Purtroppo ci sono state queste scelte del mister. Ci siamo rifatti con la coppa italia supercoppa e sicuramente anche in futuro ci togliere soddisfazioni”.

L’obiettivo?

“Obiettivo è vincere tutte le partite e arrivare alle final eight senza affrontare i play off e provare a vincere la Coppa Italia”

Qual è la squadra più difficile da affrontare

“Tutte le squadre sono difficili da affrontare. Il Bari, il Napoli e la Roma sono ottime squadre.  Il Palermo non è da sottovalutare, sono una squadra competitiva su tutti i fronti. Bisogna affrontare tutti con la mentalità giusta”.

Quel pareggi nel derby…

“Mancava un minuto e non ce l’abbiamo fatta. E’ successo come l’anno in cui vincemmo lo scudetto. Ci rifaremo”.

 Il tuo obiettivo?

“Il mio obiettivo è di alzare le altre due coppe che ci sono in palio. Spero di giocare più partite possibile e portare alla vittoria la mia squadra”

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