TOTTI: "Non era facile ribaltare il risultato. Il record di gol? Motivo di grande orgoglio"

Pubblicato 
domenica, 11/01/2015
Di
Redazione
Tempo di lettura: 3 minuti

INTERVISTE POSTGARA - Non riesce a portarsi a casa i tre punti la LAZIO. Dopo un primo tempo chiuso con il vantaggio di due gol, i ragazzi di PIOLI vengono raggiunti dalla ROMA di un grande Francesco TOTTI. Il capitano della ROMA, infatti, si regala un altro record: è il calciatore ad aver segnato di più nel derby della Capitale (11 gol, ndr). Proprio lui, al termine del match si è fermato a parlare con i cronisti.

TOTTI A ROMA TV

Come stai? La costola sta bene?
"Bene, ancora un po' di dolore, vediamo come va nei prossimi giorni"‏.

Qualche anno fa nacque lo slogan "The King of Rome is not dead". È vivissimo, pare...
"Fortunatamente, sono integro. Sono contento per me stesso e per la squadra, perché non volevamo assolutamente perdere. Penso che abbiamo avuto una grande reazione, dimostrando ancora una volta che siamo molto competitivi".

Come nasce il secondo gol? Sei sembrato Holly Hutton.

"Nasce perché ho visto il cross lungo di Holebas e ho visto che Marchetti prima usciva e poi ci ripensava. Perciò ho pensato che quello era l'unico modo per riuscire a segnare. E stato un grande gol. In quel momento ho pensato 1000 cose e ne avrei volute fare 1000, ma ho fatto il selfie".

Il selfie come nasce?
"Con un mio amico che me lo ha suggerito, come gesto simbolico, anche per ricordare il record di gol nei derby"‏.

L'hai scattato bene?
"Beh insomma, anche perché dovevo sbrigarmi, ma va bene cosi".

Adesso come vedi questa corsa con la Juventus? Cambia qualcosa per voi se oggi la Juve vince?

"No, non cambia nulla. Siamo due squadre che lottano per lo scudetto, però loro hanno qualcosina in più. Cerchiamo di stargli il più possibile vicino, loro hanno una partita su un campo ostico stasera. Sicuramente non porteranno i 3 punti da casa".

Hai battuto tutti i record, cosa altro vuoi fare?
"Eh, se posso volentieri, ma prima di tutto viene la squadra. Gli obiettivi principali sono di gruppo, non individuali. Se dovessero venire con i miei gol è tanto di guadagnato, ma l'obiettivo è vincere dei trofei".

Cosa significa il tuo ritratto al centro della curva nella coreografia?
"In questo momento posso solo ringraziare i tifosi che mi hanno dimostrato sempre amore e affetto, un amore eterno. Questa coreografia dice tutto, questa è la Roma".

TOTTI A MEDIASET PREMIUM 

Nel primo tempo cosa è successo?
"Non ce lo spieghiamo nemmeno noi, siamo entrati non al 100%, loro sono andati subito in gol. La partita si era messa nel migliore dei modi per loro. Nel secondo tempo una grande reazione di squadra, un grande spirito, siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo cioè non perdere. Abbiamo cercato di portare a casa i tre punti fino alla fine."

Ci racconti la doppietta e il selfie?
"Un record che volevo io e tutti i tifosi. Speravo più nei tre punti che fare gol. Alla fine ho fatto questa doppietta, sono contento per me stesso ma soprattutto per la squadra che ha avuto una grande reazione. Questo selfie è una cosa simpatica per ricordare questa giornata, sia io che tutti i tifosi.

1 punto guadagnato o 2 persi?
"Per come si era messa uno guadagnato. Eravamo sotto di due gol poi il derby è una partita a sè. Dopo però abbiamo avuto una grande reazione, abbiamo un grande gruppo e un grande organico. Non volevamo perdere assolutamente questa partita. Ci siamo riusciti e questa è la prova che lotteremo fino alla fine".

Stasera un po' di simpatia per il Napoli?
"Stasera tifiamo Napoli".‏

TOTTI A SKY

Un derby splendido.
"Purtroppo abbiamo buttato il primo tempo, non siamo riusciti a fare le nostre giocate. Non era semplice ribaltare il risultato. Nel secondo tempo siamo stati più cinici, abbiamo dimostrato di poter lottare per lo scudetto".‏

Con 11 gol raggiungi Da Costa e sei il miglior bomber nei derby.
"Un orgoglio, una soddisfazione per me e per i romanisti".

Il selfie?
"L'ho pensato in settimana. Io non sono abituato a farli, ci tengo alla mia vita privata, ma questo è un ricordo. Un ricordo per tutti. Ho fatto tutto io, ho fato il telefonino a Guido Nanni e poi è successo quello che è successo".

Avete agganciato momentaneamente la Juve.
"Oggi l'importante era non perdere. Ho visto un grande spirito di gruppo. Fino alla fine siamo lì a competere per il nostro unico obiettivo: lo Scudetto".

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