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Tra speranza e rassegnazione: Milinkovic, i motivi per restare (e andare via)

LAZIO CALCIOMERCATO MILINKOVIC SAVIC – “Ho passato tre anni bellissimi alla Lazio, ma potrei anche andare via. Vedremo”. Poche parole, quanto basta, per rimandare il discorso e…

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LAZIO CALCIOMERCATO MILINKOVIC SAVIC – “Ho passato tre anni bellissimi alla Lazio, ma potrei anche andare via. Vedremo”. Poche parole, quanto basta, per rimandare il discorso e prendere tempo. Sergej Milinkovic Savic è senza dubbio uno dei calciatori-chiave di questa sessione di mercato, ambito non solo dalla Juventus, ma anche dal Real Madrid (in pole) e Barcellona, tra gli altri. Perderlo, per la Lazio, significherebbe rinunciare ad un cavallo di razza, un gigante che per stazza, numeri e qualità non ha eguali in questo campionato.

RESTARE O ANDARE VIA? – Tanti i motivi per rimanere, altrettanti quelli per preparare le valigie ed andar via. Mister Inzaghi sembra voler tentare il tutto per tutto per convincere il classe ’95 a restare, almeno per un altro anno. D’altronde, a 23 anni, il serbo ha ancora tutto il tempo per crescere e compiere quel salto di qualità tanto atteso. D’altra parte, però, c’è chi giudica la Lazio “troppo poco” per un talento del suo calibro: perché dovrebbe accontentarsi?

I MOTIVI PER RESTARE… – Arrivato in punta di piedi il 6 agosto del 2015 da semi-sconosciuto, il centrocampista è riuscito a farsi largo nella rosa biancoceleste trovando poi con Inzaghi la formula perfetta. Nell’ultima stagione conclusasi ha messo a segno, in campionato, dodici gol e tre assist, entrando così nella classifica dei centrocampisti più prolifici della storia della Lazio. Senza considerare i chilometri percorsi e i duelli aerei vinti: nessuno come lui. Inseritosi subito in gruppo, Sergej ha sempre mostrato professionalità e correttezza, oltre che un’appartenenza decisa alla maglia. “Vincere il derby, la cosa più bella della mia vita”, scriveva all’indomani della vittoria per 2-0 sulla Roma, lo scorso 1 marzo 2017. 

Sarà anche per questo che il ‘Sergente’ – come è stato ribattezzato dai tifosi – è immediatamente entrato nel cuore del popolo laziale, diventandone un vero e proprio beniamino. Il serbo abita a pochissimi passi da Formello – che raggiunge in bici – e c’è chi giura che fuori la sua terrazza sventoli una bandiera dai colori del cielo. Non solo: pare che nelle ultime settimane abbia acquistato una lussuosissima villa dal valore di circa un milione d’euro nei pressi nel quartier generale biacoceleste: un motivo in più a cui i tifosi si aggrappano, nella speranza di una permanenza prolungata nella Capitale. La Lazio ha tentato di blindarlo, rinnovandogli il contratto fino al 2022 ed aumentando il suo stipendio da 750 mila euro ad 1,5 milioni di euro netti a stagione. Una cifra che, probabilmente, farebbe gola ad ogni ventitreenne della Serie A, ma che per un giocatore della sua caratura e del suo spessore sembrano troppo davvero pochi. Soprattutto quando c’è chi, per lui, è pronto a sborsarne almeno il doppio.

… E ANDARE VIA – Juventus, Real Madrid, PGS, Barcellona, Manchester United: questi sono solo alcuni dei nomi accostati, in questi mesi, al talento classe ’95 della Lazio. Sfumata all’ultimo la Champions League, per la Lazio è caduta al contempo la possibilità di far calcare al serbo il più importante palcoscenico calcistico internazionale. Entrare nell’Europa che conta avrebbe certamente dato un motivo in più a Milinkovic per restare. Per non parlare poi del lato economico: i top club europei sarebbero disposti a far lievitare il portafoglio del giovane talento che avrebbe così l’occasione non solo per mettersi in mostra, ma anche per riempire le sue tasche. Cosa non da poco, considerate l’età e le circostanze. Seppur breve, poi, l’esperienza del Mondiale di Russia 2018 ha confermato ancora una volta il talento ed il peso specifico di un giocatore che nonostante la giovanissima età è destinato a diventare il centrocampista più forte della sua generazione. Per farlo, è necessario compiere quel salto di qualità che alla Lazio, oggi, è difficile immaginare.

LA SPERANZA – Difficile, ma non impossibile invece, trattenerlo. Lotito non abbassa la guardia e continua a chiedere 150 milioni di euro per il suo gioiello, rifiutando opzioni che includerebbero possibili contropartite: a fronte della cifra con cui è stato pagato al Genk – dieci milioni di euro – si tratterebbe di una plusvalenza impressionante. La società biancoceleste, se veramente vuole tenersi stretto il serbo, dovrà metterci del suo: d’altra parte è impensabile non venderlo qualora venisse accontentata la richiesta. Restano a guardare i tifosi, divisi tra chi ci spera ancora e chi, invece, è già pronto a salutare il talento strappato al basket e diventato, nel calcio, uno dei più forti mai visti. 

Alessandra Marcelli

 

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