SERIE A MAROTTA - Dieci anni fa andava in scena, in Serie A, l'ultima partita con ventidue calciatori italiani in campo. Di lì in avanti, siamo caduti vittima di una compulsiva ricerca dello straniero e non soltanto per questioni meramente economiche. L'ad della Juventus Giuseppe Marotta analizza il caso, in un'intervista rilasciata a 'La Stampa': "Potrà ricapitare? Difficile. È il riflesso della globalizzazione. I rapporti con l’estero sono cambiati, come le strategie: qualche anno fa era inimmaginabile un calciatore con il palmares di Sagna al Benevento. Però...".
DIFFERENZE - "All’epoca, specie per le società di medio-bassa classifica, la ricerca dello straniero era rara. Si è esasperata nel decennio successivo perché è diminuita la qualità dei giovani italiani e, soprattutto, perché anche i club minori si sono attrezzati con attività di scouting internazionale: la selezione è più ampia e aumenta l’opportunità di trovare giocatori a prezzi congrui".