ITALIA UCRAINA - Una bella Italia non basta per tornare alla vittoria. Allo stadio 'Ferraris' di Genova, infatti, finisce 1 a 1 l'amichevole tra gli azzurri e l'Ucraina, al termine di un match giocato a buoni ritmi ma con poche occasioni create. Roberto Mancini prova nuove soluzioni e lancia dal primo minuto Bernardeschi e Chiesa, con Insigne da 'falso nove'. L'Italia parte con giusto piglio, tira spesso verso la porta ma Pyatov è un muro: ad impegnarlo maggiormente è Barella con una conclusione a giro dal limite. Al 43' il gioco si ferma per un minuto, con lo stadio in piedi a ricordare le vittime del crollo del ponte Morandi. Nella ripresa le vere emozioni del match: il gol di Bernardeschi su papera del portiere ucraino sembra spianare la strada agli azzurri ma il pareggio di Malinovskiy rovina i piani di Mancini. Il centrocampista del Genk va vicino alla doppietta poco dopo, cogliendo in pieno la traversa con un tiro da fuori, poi il forcing finale è tutto azzurro ma il risultato non cambia sino al triplice fischio.
I LAZIALI - Il ct Mancini non schiera né Immobile né Acerbi dal primo minuto. Mentre il difensore è rimasto in panchina per tutto il match, l'attaccante napoletano è entrato in campo al 56'. Dopo un inizio timido, Ciro ha avuto un paio di occasioni nel finale ma non è riuscito a trovare il guizzo giusto davanti a Pyatov. Domenica in Polonia non si può più sbagliare: l'Italia dovrà ritrovare la vittoria per non rischiare la retrocessione nella Serie B della Nations League.
Marco Barbaliscia