Accadde oggi. 18 novembre: primo gol per Liverani, lavoratore dai piedi fatati

Pubblicato 
mercoledì, 18/11/2015
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

ACCADDE OGGI - Torna la rubrica di Lazionews.eu in vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste. Il 18 novembre 2001 la Lazio di Zaccheroni è chiamata a dare continuità alla cinquina rifilata al Brescia e deve farlo già da Udine. E così accade, perchè i capitolini portano a casa la seconda vittoria consecutiva con altri 4 gol firmati da Lopez, Crespo (due volte) e Liverani. Per il centrocampista arrivato dal Perugia è il primo gol con la maglia biancoceleste, che darà il via a un'avventura particolare per lui. "Non ci ho pensato due secondi quando mi ha chiamato la Lazio, ho dimostrato di valere la categoria, è stato un periodo fondamentale per la mia carriera". Liverani parte con un 'handicap', quello della sua fede giallorossa, ma il centrocampista romano in cinque stagioni conquista i tifosi biancocelesti sul campo. Lavoro e professionalità sono le sue armi, doti che il laziale riconosce sempre, accompagnate anche da qualità fuori dal comune palla al piede. Vertice basso ideale, Fabio non è un giocatore veloce di corsa ma lo è di pensiero, ha un piede fatato e una visione di gioco che gli consentono sempre di spedire il pallone proprio nel fazzoletto di campo che decide lui. Come Candreva, ma anche Mauri, trasforma i fischi in applausi, il suo ricordo più bello, oltre alla vittoria della Coppa Italia, è legato al derby del 6 gennaio 2005 ("una serata speciale") in cui servì l'assist d'oro per il primo gol di Di Canio. Fabio arriva fino all'ultimo saluto con quelli che sono diventati i suoi tifosi, la sua Lazio, nel match vinto con il Parma il 22 maggio 2006. Liverani uscì al 10', in lacrime, mentre riceveva l'applauso dell'Olimpico; alla fine della partita le sue parole bastano per spiegare il rapporto speciale che si era venuto ormai a creare. "Sono stati cinque anni meravigliosi. Per me è stato un momento tosto andare a salutare i tifosi sotto la curva. Ero in lacrime con mio figlio in braccio. È andata così, ma mi preme ricordare l'affetto che i tifosi della Lazio hanno avuto nei miei confronti e questo me lo porterò dentro per tutta la vita".

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

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